Transition: l’auto volante diventa realtà

Immaginate una fila di automobili in coda sull’autostrada, alle 8 del mattino. A un tratto, sopra di voi, una di queste auto si alza in volo e sparisce all’orizzonte. Una scena da film di fantascienza, voi direte. Beh sappiate che qualcuno sta lavorando perché una scena simile possa diventare realtà. Stiamo parlando di Terrafugia, un’azienda aerospaziale del Massachusetts che qualche giorno fa ha annunciato che il prototipo della sua macchina volante ha completato con successo il suo primo volo di collaudo e in un futuro non troppo lontano potrà essere messa in commercio.

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Transition, questo il nome dell’auto con le ali, lo scorso 23 marzo ha librato nell’aria per 8 minuti a un’altezza di 426 metri per poi atterrare senza alcun problema presso l’aeroporto di Pittsburgh. Quando non vola, il Transition è un’auto a 2 posti che può raggiungere una velocità di 110 km orari (in volo raggiunge i 185), con un’autonomia di 787 km, ha una larghezza di 2,3 metri, mentre l’apertura alare raggiunge gli 8 metri.

Terrafugia ha ottenuto il via libera dalla Federal Aviation Administration, l’ente che vigila sul traffico aereo negli Usa e dalla U.S. National Highway Safety Administration, l’agenzia federale incaricata della sicurezza stradale. Stando all’azienda, sarebbero già un centinaio coloro che hanno prenotato uno di questi “giocattoli” volanti versando caparre da 10mila dollari. La commercializzazione potrebbe avvenire a partire dall’anno prossimo, ma nel frattempo il prototipo sarà presentato al pubblico in occasione del Salone dell’auto di New York che si tiene nei prossimi giorni.

Il costo? 279mila dollari.

“Con questo volo, le nostre equipe hanno dimostrato la loro capacità di rendere reale quello che fino ad oggi era considerato un sogno impossibile” ha dichiarato uno dei fondatori di Terrafugia, Carl Dietrich.

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Ah, dimenticavo…vi ho mentito. Il “saltare” la coda in autostrada purtroppo rimane fantascienza. Il Transition, per poter volare, avrà comunque bisogno di una pista di decollo e di atterraggio, ma chi lo sà cosa ci riserverà il futuro…