UniCredit con IBM per il cloud

La nuova società V-TServices fornirà al settore bancario europeo numerosi servizi basati sul cloud, offrendo la gestione e l’ottimizzazione di tutte le infrastrutture tecnologiche

Quali motivazioni possono indurre UniCredit, la prima banca italiana per capitalizzazione e uno dei principali gruppi finanziari a livello europeo, a costituire una joint venture con IBM, l’azienda che da sempre è leader incontrastata del settore IT a livello mondiale?

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

A questa domanda ha dato risposta Paolo Fiorentino, vice direttore generale di UniCredit, durante la presentazione della nuova iniziativa, che ha preso il nome di Value Transformation Services (V-TServices).

“Siamo sempre alla ricerca di partner di primaria importanza con i quali condividere i problemi della complessità nel settore tecnologico – ha dichiarato Fiorentino, che da gennaio del 2012 è anche il presidente di UniCredit Business Integrated Solutions (UBIS), la società globale di servizi del Gruppo – per trovare le soluzioni più appropriate e ottenere i massimi livelli di efficienza ed efficacia delle nostre strutture operative”.

Da subito, l’obiettivo primario di V-TServices sarà quello di gestire la componente infrastrutturale di UniCredit, favorendo la trasformazione e l’ottimizzazione dei suoi asset IT, sulla base di un contratto decennale che porterà all’Istituto Bancario un risparmio netto atteso pari a circa 725 milioni di euro.

“L’approccio all’innovazione di UniCredit – ha aggiunto Erich Clement, senior vice president Global Technology Services di IBM – riflette la motivazione al cambiamento in atto nel mercato del sourcing strategico. Io ritengo che la nuova società rappresenti un catalizzatore in grado di accelerare la trasformazione di tutto il settore bancario, sia in Italia sia a livello europeo”.

Come ha illustrato Giovanni Linzi, a cui è stato affidato l’incarico di amministratore delegato della nuova società, ma con una lunga carriera in IBM, la joint venture ha sede legale in Verona e dispone già di un organico di circa 1.000 dipendenti, tra esperti IT e di business process, provenienti dalle migliori esperienze di IBM e UniCredit.

“Opereremo con strutture presenti direttamente in sei Paesi europei, ossia Italia, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, – ha proseguito Linzi – e ci proponiamo di offrire servizi IT alle aziende del settore finanziario così come ad altri comparti, quali ad esempio la pubblica amministrazione”.

Se da un lato gli obiettivi di questa partnership sono quelli di accompagnare UniCredit al successo, trasformando e migliorando l’asset dell’innovazione tecnologica, dall’altro saranno però quelli di monitorare il mercato, che è in continua evoluzione, per poter cogliere le nuove opportunità.

“Guardando al futuro, oltre il nostro attuale mercato captive, – ha concluso Massimo Schiattarella, nominato Direttore generale di V-TServices, dopo essere stato direttore generale di UniCredit Business Integrated Solutions – il nostro target di riferimento sono le banche di medie dimensioni. A causa della crisi attuale, le organizzazioni con una struttura che va dai 300 ai 700 sportelli sono quelle più in difficoltà, in quanto sono troppo grandi per appoggiarsi su soluzioni standard, ma troppo piccole per stanziare gli importanti investimenti necessari per un profondo ammodernamento infrastrutturale”.

Come sostiene Schiattarella, per la banca le tecnologie sono diventate una commodity, spesso con problemi tecnici di difficile soluzione, che distolgono energie e risorse necessarie invece per creare valore di business.

Leggi anche:  PFM Sassuolo, Morini: "Il nostro, un modello di innovazione in montagna"