RED HAT, FOCUS SUL CLOUD COMPUTING


A un anno dal lancio della Cloud Foundation, la società ai vertici del mercato nell’open source annuncia CloudForms e OpenShift, soluzioni in Cloud per la gestione e per lo sviluppo in ambiente open source

 

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In Italia ha mostrato una crescita del 25% Cagr negli ultimi cinque anni. Un’azienda che ora conta una trentina di dipendenti con nuovi uffici a Milano e Roma. Stiamo parlando di Red Hat (www.it.redhat.com), società ai vertici della distribuzione di software open source. «Nell’ultimo anno, anche guardando al solo JBoss, abbiamo registrato una crescita del 107% – sottolinea Gianni Anguilletti, country manager di Red Hat Italia -. Importanti realtà nazionali hanno in corso progetti strategici con i nostri prodotti in segmenti come la Pubblica Amministrazione, il finance, le telecomunicazioni e l’industria». Anguilletti si riferisce per esempio al Gruppo Granarolo e a Intesa San Paolo. Ma, come tiene a puntualizzare il responsabile per l’Italia, già da diverso tempo Red Hat è presente nei ministeri della Giustizia, delle Finanze, alla Corte dei Conti e al Poligrafico dello Stato.

Anche a livello mondiale i numeri sono interessanti e anche gli analisti ritengono che presto giungerà al traguardo del miliardo di dollari.

Un anno fa Red Hat annunciava Cloud Foundations, una nuova famiglia di soluzioni per pianificare, costruire e gestire cloud pubbliche e private in modalità Infrastructure-as-a-Service e Platform-as-a-Service, ora prosegue su quella strada presentando CloudForms e OpenShift, cioè due nuove proposte, la prima di IaaS, la seconda di PaaS.

CloudForms, disponibile dalla fine di quest’anno, è indirizzato alla realizzazione e gestione di Cloud Infrastructure-as-a-Service ibride e private. «Si tratta di una tecnologia aperta a qualsiasi strumento di virtualizzazione che deve gestire – chiarisce Anguilletti -. In più si occupa di integrare cloud privati e pubblici». Non solo, puntualizza il manager, «la vera novità sta nello strato superiore, nella gestione della vita delle applicazioni presenti nel Cloud. Per fare un esempio, nel caso di un’applicazione verticale che accede a un database CloudForms controlla che non avvengano conflitti quando si è in fase di manutenzione o anche che non vadano in esercizio applicazioni con versioni diverse».

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L’altro annuncio, OpenShift, è un servizio PaaS per sviluppatori che lavorano in ambiente open source fornito in hosting da Red Hat. Al momento il servizio è totalmente gratuito, basta registrarsi e si può accedere a Rhel, JBoss e a tool specifici per lo sviluppo, il testing e la gestione di applicazioni in modalità Cloud.

Anguilletti ha anche ricordato che Red Hat ha recentemente stretto alcune partnership strategiche. Di queste, una concerne la certificazione per il CloudSystem Matrix di HP della sua suite che comprende Linux, la virtualizzazione e JBoss. Una seconda riguarda un accordo di sviluppo con IBM, secondo il quale l’hypervisor KVM (Kernel Based Virtual Machine) verrà integrato con gli strumenti di gestione e virtualizzazione della società di Armonk.