Mobilità intelligente

Roberto AndreoliI sistemi intelligenti di trasporto si basano sull’interazione tra informatica, telecomunicazioni e multimedialità, e consentono di affrontare in modo innovativo i problemi della mobilità. La complessità del servizio metropolitano e le esigenze di comunicazione, controllo e sicurezza hanno reso necessario reinventare la modalità di distribuzione di tutte le informazioni dell’Azienda Trasporti Milanesi (ATM), portando alla realizzazione della nuova sala operativa unificata delle metropolitane e della nuova sala di gestione delle emergenze. Il piano è stato avviato nel biennio 2009-2010 per un investimento complessivo di circa 11,5 milioni di euro. Dotata di un unico centro di controllo del traffico e della sicurezza, la nuova sala garantisce il funzionamento dell’intera rete sotterranea di Milano ed è stata messa in funzione mentre i treni erano già in circolazione sulla rete senza causare alcun fermo per l’entrata in servizio della nuova tecnologia. La nuova sala permette di regolare il traffico di 1.693 corse giornaliere, 13mila e 200 punti di controllo e di comando, un milione e 200mila passeggeri medi al giorno, su 83,5 km di binari e 94 stazioni. Si tratta di un investimento di avanzata tecnologia studiato sulla base di altre sale operative come quelle di Madrid, Montreal, Toronto e New York, dalle quali eredita e migliora tutte le innovazioni nel campo tecnico/informatico. ATM si è inoltre dotata di una sala di regia per le emergenze, dove l’unità di crisi locale gestisce e coordina le emergenze con l’esterno. Abbiamo realizzato un vero e proprio ecosistema della sicurezza, anche in vista dei numerosi eventi che interesseranno Milano e l’area metropolitana nei prossimi anni, primo fra tutti Expo 2015. Per portare a termine il progetto, abbiamo ridefinito il tradizionale modello di control room, che vedeva un grande video wall al centro della sala, al servizio di tutti i banchi operatore, ciascuno predisposto per svolgere specifiche e rigide funzioni. La nuova sala di ATM supera questo modello e propone invece una serie di postazioni operatore multifunzione, flessibili, configurabili al momento, in base al profilo dell’operatore che le sta usando. Questo permette di usare al meglio le risorse, in funzione delle effettive necessità dell’esercizio, che sono variabili durante l’arco di una giornata e nei differenti periodi dell’anno. In tal modo si supera anche il tradizionale concetto di gestione per singola linea per andare verso una più moderna idea di gestione integrata dell’intera rete metropolitana, anche per quanto riguarda l’uniformità e la tempestività delle informazioni al pubblico. Il livello di integrazione raggiunto, in particolare per ciò che riguarda le tele radio comunicazioni e l’interfaccia operatore, consente inoltre la massima flessibilità di utilizzo delle postazioni, con conseguente possibilità di impiegare al meglio le risorse umane e tecnologiche disponibili. Nuovi strumenti informatici sono stati messi a disposizione del personale di sala, sino a oggi abituato a operare per funzioni distinte e spesso con interfacce di telecomando di tipo elettromeccanico (i tradizionali quadri sinottici e banchi di comando a mosaico). Dal punto di vista strettamente informatico, abbiamo adottato un cambiamento di architettura, scegliendo di utilizzare architetture di virtualizzazione non ancora molto diffuse nel campo dei sistemi di controllo ferroviari, ma che indubbiamente consentono una migliore gestione e manutenzione di tutta la piattaforma hardware e software utilizzata. Le tecnologie abilitanti alla base del progetto sono diverse. In primo luogo, la disponibilità di una piattaforma VOIP affidabile, per realizzare l’integrazione dei vari sottosistemi di comunicazione. Inoltre, la possibilità di disporre di ambienti di integrazione evoluti, basati su ESB e architetture SOA complesse per consentire l’interoperabilità, anche real time, dei vari componenti software installati (ATS, SCADA, TVCC…), infine, l’evoluzione delle tecnologie dei display a led, che ha permesso di avere, a costi accessibili, monitor professionali di grande formato (55 pollici), con ampio angolo di visione orizzontale e verticale, di tipo fanless, a bassa rumorosità e caratterizzati da cornici praticamente nulle, che hanno consentito la loro installazione in modalità desktop esteso a gruppi di 4 display per postazione, per fornire video wall personali a ciascun operatore di sala.

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Roberto Andreoli, CIO di ATM