LA SFIDA DELLA CITTÀ DIGITALE


L’Aquila laboratorio per l’Ict


Tra gli operatori dell’Ict, la città digitale continua a essere un tema al centro della riflessione in rapporto allo sviluppo di un ecosistema per l’innovazione dell’intero Paese. Il senso dello sviluppo, la razionalità delle risorse, l’utilizzo delle tecnologie informatiche, la relazione con il territorio e il sistema delle imprese sono i punti critici del dibattito. Il concetto di città digitale non può essere affrontato da un punto di vista puramente tecnico. Se grazie alla convergenza fra piattaforme tecnologiche e contenuti digitali il futuro delle città sarà inevitabilmente digitale, la vera sfida che abbiamo davanti è quella di creare città digitali a misura d’uomo, di business e di ambiente. In questa prospettiva, la ricostruzione dell’Aquila può rappresentare un laboratorio di best practice per l’industria e le tecnologie Ict? Il rischio di strumentalizzare uno degli eventi più drammatici degli ultimi decenni è dietro l’angolo. L’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, ha deciso di affrontare la questione nell’ambito del suo 48o Congresso Nazionale, dal 29 settembre al 1 ottobre 2010. A poco più di un anno dal devastante sisma che ha colpito duramente la città, come gran parte delle infrastrutture di base, acquedotti, rete del gas, rete elettrica, inizia un percorso di ricostruzione in cui l’Ict può svolgere un ruolo di facilitatore per lo sviluppo. «In questo contesto di trasformazione – ha dichiarato Rodolfo Zich, presidente di Aica – le tecnologie Ict si rivelano indispensabili nell’avvio di nuovi progetti e nella sperimentazione di nuove soluzioni, che faranno della città dell’Aquila un esempio da seguire a livello internazionale».

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