Riorganizzarsi per crescere


In un recente incontro Gartner ha fatto il punto sulla situazione dell’IT in Italia e nel mondo. Ma è il nostro Paese che ci interessa. Dalle varie relazioni presentate, tutte molto interessanti, voglio soffermarmi su una, quella di apertura, che ha visto come speaker Regina Casonato, managing Vp Gartner e country leader Italia, che ci offre diversi spunti di riflessione stimolanti.

«Stiamo uscendo dalle difficoltà – ha esordito -, gli ultimi due anni sono stati condizionati dall’attenzione ai costi. Ma nel 2011 è diverso». Quest’anno nei dipartimenti IT si sarà alla ricerca dell’efficacia per supportare il business, pur mantenendo una certa attenzione alla spesa. È questo che chiedono le imprese. Insomma bisogna riorganizzarsi per supportare la crescita.

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«Significa che il ruolo dell’IT è più forte – ha sottolineato Casonato -. In questi anni si è dimostrato capace di gestire la situazione difficile e i costi».

La responsabile di Gartner è provocatoria e dice: «Distruggere per creare. Bisogna rimettere in discussione le infrastrutture create negli ultimi 10 anni per essere più flessibili e pronti a gestire meglio il business». Ma, come al solito, bisognerà fare più con meno. Le previsioni dei budget IT dicono chiaramente che non ci saranno incrementi. Quindi «dovremo fare investimenti in innovazione con “zero budget”». Bisognerà tirare fuori il coniglio dal cappello, ma senza trucchi (che alla lunga si pagano), è necessario l’ingegno per gestire, ancora meglio di come si è fatto fino a ora, la spesa corrente per creare i margini necessari per gli investimenti in innovazione. Molti Cio italiani sono comunque ottimisti e più della metà si attendono un leggero incremento, racconta Regina Casonato, il 40% pensa che rimarrà uguale e solo il 9% è certo che avrà una decrescita. Ma questo ottimismo, fa notare, dovrà fare i conti con lo scenario economico non certo confortante e sicuramente incerto, considerando il caro petrolio derivante dalla situazione in evoluzione del Nord Africa.

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I risultati di una ricerca relativa all’Italia, realizzata da Gartner interrogando i Cio di grandi aziende, ci regala altri elementi di riflessione. Per cominciare i Cio, nella stragrande maggioranza, ritengono che l’IT stia lavorando bene, insomma «che la “macchina” IT funzioni». Però sono convinti che il ruolo dell’IT sia ancora poco influente sul business. Ritengono inoltre che ancora per qualche anno la spesa IT sarà sotto osservazione, cioè che bisognerà lavorare ancora per limare i costi per poter liberare budget per fare interventi di innovazione.

La ricerca indaga anche quali siano le priorità del business e, in ordine di importanza, escono: il consolidamento del business operativo (voce che nella survey allargata all’Europa risulta in decima posizione), incrementare la crescita aziendale (prima a livello europeo) e poi migliorare i processi di business (che in Europa si piazza al sesto posto).

Mentre per quanto riguarda le priorità tecnologiche al primo posto c’è il Cloud computing («non c’è una strategia a breve termine, ma molto interesse»), al secondo la virtualizzazione, al terzo le tecnologie di collaboration, al quarto il networking, il voice e la data communication.

In conclusione l’IT deve operare per dare efficienza al business. «L’amministratore delegato e le line of business si confronteranno con i Cio solo se potranno discutere di come fare crescere il business e creare nuove opportunità» conclude la responsabile di Gartner Italia.