RED HAT SFIDA VMWARE NELLA VIRTUALIZZAZIONE

Red Hat Enterprise Virtualization 3.0, secondo la società “open source”, sarà concorrenziale con il leader di mercato 

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La “dual strategy” in ambito virtualizzazione ora è una realtà. Per la maggioranza delle aziende, infatti, il fatto di avere almeno due vendor di virtualizzazione nella propria infrastruttura data center non è più un tabù. Questo rende molto fiduciosa Red Hat (http://it.redhat.com/) sul successo del suo nuovo prodotto Red Hat Enterprise Virtualization 3 (Rhev) perché, «già oggi – afferma Gianni Anguilletti, country manger della filiale italiana – è la scelta di riferimento in alternativa a VMware». È infatti opinione di Anguilletti che Red Hat con Rhev è il candidato ideale per sfidare VMware, per la sua capacità, grazie all’open source, di portare «innovazione senza pari e per le sue elevate prestazioni, la scalabilità, la rapidità nell’innovazione e nel rilascio di funzionalità e, soprattutto, per la riduzione dei costi».

Il modello open source adottato, sottolinea il country manager, fa sì che Red Hat possa contare su centinaia di migliaia di sviluppatori che non devono sottostare a condizionamenti commerciali, tra questi tra l’altro la società può annoverare nomi come IBM e Cisco e molti altri.

Red Hat Enterprise Virtualization 3.0 propone nuove funzionalità di gestione, prestazioni e scalabilità per carichi di lavoro Linux e Windows a costi inferiori rispetto ad alternative proprietarie. «Rhev è nato nel 2009 ed è già alla pari o superiore per performance e scalabilità», aggiunge Anguilletti. Red Hat si è posizionata quale leader nelle prestazioni di virtualizzazione detenendo tutti e cinque gli attuali risultati SPECvirt_sc2010 (www.spec.org), compresi i migliori risultati 2-socket, 4-socket e 8-socket. Allo stesso modo, Red Hat Enterprise Virtualization guida il mercato in termini di scalabilità per densità di virtual machine e host per cluster. E queste caratteristiche prestazionali e di scalabilità sono disponibili a costi che vanno da un terzo a un quinto di offerte proprietarie alternative, sottolinea la società.

Red Hat ha anche introdotto un hub (Red Hat market Place – http://marketplace.redhat.com/rhev) in cui i partner dell’ecosistema offriranno informazioni sui loro prodotti. La società ha anche introdotto “Red Hat Enterprise Virtualization-Certified”, una certificazione per i prodotti dei partner Red Hat che si integrano con l’Api di Red Hat Enterprise Virtualization. Prodotti e soluzioni classificati in questa categoria, se integrati con Red Hat Enterprise Virtualization, possono offrire un reale valore aggiunto. Tutte le applicazioni presenti nel Market Place sono Red Hat Enterprise Virtualization-Certified.

Red Hat Enterprise Virtualization 3.0 nasce per un utilizzo in ambienti mission e business critical, sostiene Anguilletti, «e viene sempre più utilizzato dalle aziende di fascia alta. E anche in Italia abbiamo importanti aspettative nella fascia medio alta delle imprese».

Il manager a chiusura di conferenza stampa fa anche alcune anticipazioni riguardanti una novità che verrà presentata a breve: «Stiamo per annunciare Cloud Farms per la realizzazione di Cloud ibridi. Una soluzione agnostica rispetto ai virtualizzatori che avrà una completezza funzionale (gestione della fabbrica, gestione e profilazione dei relativi accessi) e potrà anche gestire il ciclo di vita delle applicazioni».