Snowden chiama a raccolta gli hacker anti-NSA

Il ragazzo esiliato in Russia vuole coinvolgere gli sviluppatori per realizzare una serie di tecnologie invisibili al controllo della National Security Agency

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Edward Snowden vuole dare un senso alla sua vacanza forzata in Russia. Il giovane, che ha contribuito un anno fa a svelare i misteri dello spionaggio informatico della NSA, ha inviato un appello agli hacker di tutto il mondo per creare una serie di tecnologie che possano difendere le persone dalla sorveglianza dell’agenzia statunitense e relativi partner. Rivelando il suo progetto via Google Hangout durante la Hacker on Planet Earth Conference (HOPE) di New York, Snowden ha puntualizzato la necessità che tutte le compagnie tecnologiche, decise a difendere i propri consumatori, scendano in campo contro il monitoraggio digitale, perpetuato non solo dalla NSA ma anche da soggetti privati. Durante la sua presentazione, il ragazzo ha chiesto agli hacker presenti in sala di lavorare per creare software anti-spia che possano crittografare i messaggi e permettere alle persone di comunicare in maniera anonima e in libertà.

Una speranza per tutti

“Voi in questa stanza, proprio adesso, avete il compito di migliorare il futuro, trasformando i nostri diritti in vere tecnologie e protocolli che possa proteggerci ogni giorno – ha detto in diretta da Mosca – mi occuperò di questo progetto per gran parte del mio futuro”. Snowden non si è espresso sul suo asilo in Russia, nonostante abbia espresso il desiderio di poter tornare a viaggiare. Tra poco più di una settimana, il 31 luglio, scadrà il primo anno di asilo di Snowden in Russia. Resta da capire come si evolverà la situazione visto che Putin non sembra avere intenzione di lasciar andare via il giovane, soprattutto quando le forze dell’ordine statunitensi (ma non solo) sono pronte a riportarlo in patria e giudicarlo.

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