VEM sistemi, guidare il cambiamento

Terza edizione del Forum annuale organizzato dal system integrator con sede centrale a Forlì, che col titolo “Everything must change” ha riunito a Bologna oltre 300 persone tra clienti, partner ed esperti in una giornata intensa e proficua

Pur se scelte tra quelle più massacrate da pubblicità e musichette telefoniche varie, le graditissime note di Mozart, riportate al loro splendore da un quartetto d’archi presente sul palco, hanno inaugurato VEMFWD2015, la terza edizione dell’evento organizzato da VEM sistemi, system integrator italiano tra i più proiettati nel futuro.

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La user conference si è tenuta in una location davvero interessante: l’Auditorium del MAST di Bologna, un modernissimo spazio polifunzionale dedicato alle arti, alle sperimentazioni e alla tecnologia, inaugurato esattamente un anno fa e pensato come ponte tra la città e l’industria, come hanno tenuto a sottolineare gli organizzatori. C’è da dire che VEM sistemi non è nuova nella scelta di location inconsuete, visto che la prima edizione di VEMFWD, nel 2012, fu tenuta nel Salone delle Feste delle Terme di Castrocaro, uno splendido padiglione ricco di suggestioni tipiche dell’architettura italiana degli Anni 30 del secolo scorso, mentre la seconda edizione, lo scorso anno, si svolse presso la Comunità di San Patrignano.

L’ora dell’IT ibrido

“Il contesto globale è in continuo cambiamento, tanto che la parola d’ordine è da tempo una sola: change”, ha esordito Stefano Bossi, amministratore delegato di VEM, entrando nel vivo dei lavori. Su tutte le trasformazioni in atto, sempre secondo Bossi, spiccano “il software defined everything e l’Internet of Everything, che hanno impatto su moltissimi aspetti del digital business: tutte le aziende moderne sono chiamate a confrontarsi con questo nuovo contesto, adeguando i loro modelli di business, visto che siamo anche in una nuova economia, caratterizzata dall’essere sempre più networked e basata sulle app. Quindi il messaggio è ‘digitize the world’, in cui si digitalizzano le persone, le aziende e i processi. Grazie anche al cloud ibrido, anzi un vero e proprio IT ibrido, in cui VEM è in grado di esprimere le migliori competenze di system integrator con quasi 30 anni di esperienza”.

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50% di crescita in tre anni

Oggi VEM sistemi si configura sempre più come “delivery company negli ambiti security, data center, infrastructure, collaboration e building automation, in quest’ultimo campo con un rafforzamento derivante da un’acquisizione recente, oltre che service company, grazie al NOC, Network Operation Center, e al SOC, Security Operation Center, e consulting company”, ha proseguito Bossi, annunciando anche che dal 1° gennaio 2015 verrà lanciato un programma specifico per lo sviluppo software, per proiettare l’azienda nel nuovo mondo del software-defined everything. Ma oggi, avvicinandosi a compiere i trent’anni dalla nascita, VEM sistemi ha alcuni numeri chiave che la contraddistinguono, come ha voluto sottolineare Stefano Bossi chiudendo il suo intervento: “800 mila euro investiti nel 2014, 400 certificazioni dei nostri tecnici, 50 certificazioni aziendali, 30 milioni di euro di fatturato 2014, con crescita del 50% nell’ultimo triennio, quello intercorso da quando nel settembre 2012 abbiamo organizzato la prima edizione di VEMFWD”.

Le esperienze dei clienti

Direttamente dalla Scuola di Management della Bocconi di Milano, Carlo Alberto Carnevale Maffè ha fissato alcuni punti fermi nello scenario del cloud e della trasformazione digitale, ribadendo che “il cloud non è semplicemente una rete interconnessa, ma un nuovo luogo in cui ricostruire le basi della nostra convivenza organizzativa”. Ci ha invece pensato Guido De Simoni di Gartner a identificare i concetti chiave della trasformazione digitale in atto, che è pervasiva e che ci mette costantemente in contatto con tutto e con tutti. Di notevole interesse anche le storie di successo presentate sul palco direttamente dalla viva voce dei protagonisti, coordinati da Gabriella Attanasio, direttore tecnico di VEM sistemi: Simone Bertolotti, IT manager di Azimut, ha presentato la soluzione di cloud security analytics implementata presso la società attiva negli investimenti finanziari. La presentazione  assieme a Bernardino Grignaffini, amministratore delegato di Certego, società del gruppo VEM con sede a Modena, specializzata nell’erogazione di servizi di sicurezza IT gestita e di contrasto al cybercrime, che protegge attualmente quasi 30mila sistemi, con un’analisi media di 380 milioni di eventi e quasi 7mila file al giorno.

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Successivamente, Mauro Ruscelli, responsabile sicurezza e infrastrutture IT di La Perla, ha dettagliato insieme a Marco Bubani di VEM, l’utilizzo del cloud networking nella gestione dei negozi in tutto il mondo, con l’apertura di 30 negozi nuovi in pochissimi mesi. Infine, Andrea Quarta, responsabile ICT di Co.ind Group, società emiliana che fattura oltre 80 milioni di euro nel caffè e in altri settori, ha messo l’accento su un’esperienza di cloud monitoring, illustrata in collaborazione con Erica Nannetti di VEM.

Tutto è software-defined

Il pomeriggio è stato invece caratterizzato dal “software-defined everything”, con gli interventi di Giovanni Toscani, responsabile Network Operation Center di VEM sistemi, e dei rappresentanti di Cisco, NetApp, Samsung, CheckPoint e Schneider Electric. Tra gli altri partner tecnologici dell’azienda coinvolti nell’evento, anche Citrix, CommVault, McAfee, Microsoft, Panduit, Trend Micro e Riverbed, quest’ultimo assieme a Zycko Italia e rappresentato dai nuovi vertici per il nostro Paese.