Come implementare una piattaforma mobile

Maurizio Canton, CTO Europe, TIBCO Software

Osservare il ritmo di sviluppo del mercato mobile negli ultimi anni è un esercizio affascinante. A partire dal lancio da parte di Apple dell’iPhone nel 2007, era già possibile prevedere che il mercato era sul punto di cambiare, e cambiare rapidamente.

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La grande azienda fronteggia i cambiamenti

Non è servito molto tempo perché il cambiamento di cui dicevamo facesse sentire il proprio impatto sulle grandi aziende. Il motivo? Non appena la gente ha cominciato a comprare smartphone, hanno iniziato a utilizzarli anche per l’attività lavorativa. Proprio nel momento in cui gli smartphone hanno cominciato a diventare onnipresenti, Apple ha lanciato l’iPad, provocando così nuovamente il decollo del mercato dei tablet.

Oggi, quando si osservano i diversi telefoni cellulari, tablet e sistemi operativi utilizzati negli uffici, si possono vedere Apple, Samsung, HTC, Lenovo, LG, Asus, Sony, Android, Amazon Kindle, Windows Phone, Microsoft Surface e anche, di quando in quando, BlackBerry. E, naturalmente, l’azienda deve supportare questi dispositivi e assicurarsi che l’IT sia in grado di offrire una piattaforma mobile che sia semplice da supportare e gestire, oltre che accattivante e facile nell’interazione con gli utenti.

Non si deve pensare al Mobile come a un’entità separata

La strategia impiegata per la piattaforma mobile non deve necessariamente costituire uno sforzo separato. Può e dovrebbe essere un’estensione della propria strategia d’integrazione. Tecnologie quali gestione delle API (Application Programming Interface), web messaging, sincronizzazione e condivisione dei file (file sync & share) e gestione delle app mobili dovrebbero essere tutte incluse.

Tutte queste piattaforme dovrebbero già esistere all’interno dell’impresa, così estenderle per creare una piattaforma mobile non dovrebbe rappresentare un grave problema. L’esposizione delle API è un buon punto di partenza; questo significa che le applicazioni e i servizi di un’organizzazione vengono estesi ai dipendenti e ai clienti.

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Una strategia d’integrazione solida deve soddisfare l’esigenza di mandare il giusto dato alla piattaforma corretta nel momento giusto. Combinare dati contestuali in tempo reale con dati storici e dati anagrafici, e inviarli alle piattaforme mobili, aiuterà le persone a svolgere il proprio lavoro e assisterà i manager nel prendere decisioni di business migliori.

Utilizzare uno strumento onnipresente come HTML5 significa poter sviluppare applicazioni mobile e web che funzionano su piattaforme differenti. Questo riduce il tempo e il denaro spesi per lo sviluppo delle applicazioni.

La capacità di sincronizzare e condividere file è fondamentale, poiché assicura che i propri collaboratori impieghino sempre le versioni più aggiornate dei documenti. Soprattutto, qualsiasi policy di sicurezza per l’accesso ai dati e alle applicazioni può venir estesa ai dispositivi mobili, garantendo così che la sicurezza venga mantenuta anche per i lavoratori mobili.

In definitiva, i benefici di una buona strategia mobile si traducono in minori costi e complessità ridotta, ricavi migliorati, tempistiche di go-to-market inferiori e la responsabilizzazione (empowerment) dei propri lavoratori mobili. Si tratta realmente di una situazione win-win e non dovrebbe essere troppo arduo far muovere le cose in modo efficace.


 

Maurizio Canton

In qualità di CTO TIBCO per la regione EMEA, Canton assicura la coerenza della visione tecnologica, offre supporto strategico alle vendite e supporto alle iniziative dell’amministrazione, delle PR, del marketing e della direzione generale, oltre a servire come canale per la funzione globale CTO. Maurizio ha più di 25 anni di esperienza nell’IT, ottenuta presso diversi vendor di software, quali TIBCO Software, IBM, Siebel, SOA Software e Red Hat. Ha ricoperto svariati ruoli a livello europeo nella prevendita, nelle vendite, nel marketing e nell’ingegneria HW/SW. Nei primi anni di TIBCO, Canton era l’unica persona in Europa a supportare la tecnologia mainframe, prima di diventare un Solution Consultant di grande successo nel mercato finanziario UK. Maurizio ha anche fatto parte del CAG (Composite Application Group), il team a supporto della SOA di TIBCO, dell’infrastruttura e della governance BPM in Europa e nel mondo.

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