Microsoft: il paradosso del successo di Windows 7

I dati di Netmarketshare evidenziano una buona crescita di Windows 10 ma anche l’aumento di chi preferisce agli ultimi due il sistema figlio del flop Vista

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In molti avranno cancellato dalla mente ciò che è stato Windows Vista. ll sistema operativo che anche Microsoft vorrebbe eliminare dai suoi annali, se non per insegnare ai ragazzi cosa non fare quando si sviluppa un OS, ha però dato modo all’azienda di Redmond di risollevarsi dal baratro teorico (e nemmeno così teorico) riacquisendo la fiducia dei consumatori con il successivo Windows 7. Quello che per molti è la naturale conseguenza di XP, una sorta di ammodernamento necessario per restare al passo con i tempi, continua la sua ascesa nel mondo dell’IT casalingo e professionale, come dimostrano i recenti dati di Netmarketshare.

netmarketshare windows

Windows 10 in ascesa

Rilasciato a luglio, in poco meno di quattro mesi Windows 10 ha raggiunto una quota del 7,94% sul totale di sistemi operativi attivi al mondo. Si tratta di una battaglia che si gioca quasi del tutto in casa visto che il concorrente più temibile, Mac OS X, detiene il 2,18% con la versione 10.11 e il 3,45% con la 10.10. Tornando a Microsoft è dunque interessante notare come l’OS del 2015 avanzi in quanto a popolarità, seppur a passo lento. Troppo breve il periodo di riferimento per far si che Windows 10 potesse scalzare i precedenti 8 e 8.1 dalle loro posizioni, tradotte in un 2,54% e 10,68%. Ma ciò che balza all’occhio è l’aumento di percentuale circa l’adozione di Windows 7 che nel giro di un anno è passato dal 53,05% al 55,71%  con un +2,66 di installazioni. Anche in questo caso il trend tende a scendere, visto l’apice massimo raggiunto del 60%, ma è chiaro che Microsoft dovrà far qualcosa per spingere le persone verso Windows 10 piuttosto che restare ancorate alla pur ottima versione seven, da cui peraltro il passaggio all’ultimo OS è gratuito.

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