L’AI di Google legge i nostri romanzi

Alicia Vikander as the robot Ava in Alex Garland’s Ex Machina

L’obiettivo è di rendere più umana la tecnologia, insegnandole a interpretare il mondo attraverso gli occhi delle persone

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Ci sono gialli, romanzi e anche libri erotici nella biblioteca che Google ha aperto alla sua intelligenza artificiale. Il motivo? Far capire ad un mucchio di bit, cos’è che davvero accende la passione dell’uomo, cosa lo spinge ad amare altre persone e ad avviare un rapporto di coppia, anche meramente sessuale. Il team di ricerca AI di Google ha dunque immesso informazioni colte dalla letteratura tipicamente rosa (ma anche a tinte più calde) negli algoritmi del suo progetto sperimentale, che dovrebbe portare a risultati evidenti per milioni di persone.

Il progetto

Si, perché l’intelligenza in questione non è quella a bordo solo di robot senzienti o di complessi sistemi linguistici tanto lontani da noi, ma potrebbe presto potenziare servizi a cui accediamo tutti i giorni, come le classiche Google App. “In applicazioni del genere, le risposte ottenute dagli utenti sono molto circostanziate – ha spiegato Andrew Dai, ingegnere del software di Big G – con i nostri esperimenti, tutto potrà assumere un carattere molto più conversazionale, con varietà di toni e registri diversi”. Un campo di applicazione concreto potrebbe arrivare all’interno della funzionalità smart reply di Inbox, il client di email sperimentale di Google. Secondo la compagnia, la risposta intelligente viene utilizzata nel 10% delle repliche via Inbox e l’intervento di una AI più “umana” potrebbe migliorare ed incrementare l’utilizzo di tale opzione.

Leggi anche:  Fincons Insurance Insights. Uno sguardo sul futuro tra visione e innovazione