Pedro García (Indra), Minsait: l’approccio alla trasformazione digitale

Pedro Garcia indra

Digital disruption e nuovi modelli di business. L’Industria 4.0 nasce nel segno della trasformazione e viaggia sulle quattro direttrici Foresee, Engage, Empower e Protect

Per una delle principali società di consulenza e tecnologia attiva in tutto il mondo come Indra, oggi «la digital disruption sta generando uno scenario inedito, volatile, incerto, complesso e ambiguo per il quale non tutte le società erano pronte a reagire» spiega Pedro García, CEO di Indra in Italia. Cogliere tutte le opportunità che offre il nuovo contesto richiede «cambiamenti organizzativi, metodologici, operativi e tecnologici. E soprattutto, è necessaria un’evoluzione culturale orientata a instaurare nelle nostre organizzazioni un ambiente favorevole al cambiamento costante» prosegue García avvertendo anche che «il tempo a disposizione per affrontare con successo le sfide della digitalizzazione sta terminando con la stessa rapidità con cui si riducono i margini e con cui vengono superati gli attuali modelli di business».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leadership e vision

Ma come ci si può attrezzare per affrontare una trasformazione di questa natura e portata? «Non c’è dubbio che occorrono una leadership coinvolta e impegnata, una vision e comunicazione ben definite e allineate, una metodologia agile, KPI specifici e incentivi adeguati. Ma non basta. La complessità del nuovo scenario rende sempre più evidente la necessità di contare su partner con esperienza in grado di guidare il processo» sottolinea il CEO per l’Italia di Indra. Al riguardo, la società ha creato, proprio quest’anno, Minsait, la nuova business unit per supportare le aziende nelle sfide della digitalizzazione: «Minsait ha adottato e propone una metodologia distintiva, un ampio portafoglio di soluzioni di business e un modello proprio di vendita, di delivery e di supporto in grado di accompagnare i clienti in tutte le fasi della loro trasformazione, dalla concettualizzazione strategica all’execution delle operazioni» – fa notare García.

Quattro direttrici

Progettata per gestire al meglio i nuovi paradigmi digitali, Minsait ha individuato quattro sfide e opportunità per l’Industria 4.0 in base alle quali sono state articolate le soluzioni. In dettaglio –  spiega García – «si tratta del modello FEEP, declinato in quattro direttrici: Foresee, le capacità di anticipare le azioni necessarie per aggredire nuovi mercati di nicchia e di opportunità di business non ancora esplorate dai concorrenti; Engage, cioè il miglioramento della customer experience, in ambiti quali la trasformazione dei canali tradizionali, lo sviluppo di canali interattivi e l’elaborazione di proposte di valore micro-segmentate; Empower, che consiste nella valorizzazione dei propri asset per massimizzare l’efficienza dei processi produttivi; e infine Protect, che raggruppa le opportunità di minimizzare i rischi e le minacce derivanti dalla digitalizzazione».

Leggi anche:  Webinar - Storie di cybersecurity

Opportunità e responsabilità

Anche nel nostro Paese, l’Industria 4.0 è “work in progress”, e per cogliere tutte le potenzialità richiede, come specifica García, «la progettazione e l’implementazione di un piano per promuovere la creazione di ecosistemi innovativi basati su leve d’intervento quali la formazione delle competenze digitali utili all’Industria 4.0, la sinergia multidisciplinare attraverso piattaforme e ambienti collaborativi e lo sviluppo di abilitatori digitali». Allargando il discorso all’ambito pubblico, lo scenario non è dissimile da quello privato: «Per le amministrazioni pubbliche, la digitalizzazione presenta sfide e opportunità che, pur con le loro particolarità, non sono troppo diverse da quelle che stanno affrontando altri settori. La pubblica amministrazione, però, dovrà avere un ruolo attivo e promuovere il cambiamento in tutto il sistema, ponendo la digitalizzazione al centro della politica industriale e di supporto alle imprese, e trasformandosi in un vero hub d’innovazione per i principali attori coinvolti. Perché nella PA, la digitalizzazione non può essere solo un’opportunità, ma deve essere soprattutto una responsabilità» – conclude García.