Android: il pericolo è nel codice di abbigliamento

Trend Micro ha scoperto “DressCode”, un trojan presente in oltre 3.000 app Android, 400 nel solo Google Play. L’obiettivo? Intrufolarsi nel mondo enterprise

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Quando si parla di sicurezza informatica nel mondo Android si rischia sempre di ripetere gli stessi concetti: attenzione a ciò che si scarica, agli .apk prelevati da negozi digitali paralleli e ai link poco chiari ricevuti via mail da contatti sconosciuti. Eppure, dopo mesi, anche anni, ci si ritrova a evidenziare quante minacce ci siano ancora e come siano cresciute con il tempo. Prendiamo l’ultimo esempio fornito da Trend Micro: una sola tipologia di trojan, chiamato dai ricercatori “DressCode” (codice di abbigliamento), è stata individuata in oltre 3.000 applicazioni, risiedenti in vari app store, tra cui anche l’ufficiale Google Play. Qui la minaccia è presente su 400 app e non è nemmeno così semplice da scovare.

Cosa succede

Se veicolata nel dispositivo, l’applicazione maligna abilita l’installazione di ANDROIDOS_SOCKSPOT.A, con cui gli hacker possono aprirsi un ponte verso strutture aziendali interne. In che modo? Una volta insediato, il trojan crea una sorta di proxy tra lo smartphone e un server terzo, che può sfruttare la rete Wi-Fi a cui si è connessi per violare gli ambienti enterprise. Come spiegano da TrendMicro: “DressCode si connette con il server command and control e il dispositivo cade nelle mani degli attaccanti, che così possono infiltrarsi nella vita dell’utente. Se un device infetto si connette alla rete aziendale, l’attaccante è in grado di arrivare al server interno ma può anche intercettare altri dispositivi connessi allo stesso wireless, come quello di casa. In questo modo potrebbe, ad esempio, controllare un videocamera, mettendo a rischio la privacy”. Ma c’è di più: DressCode è capace di creare una vera e propria botnet da impiegare per attacchi DoS e infettare, in modalità passiva, altri terminali. La soluzione? Scaricare software di sicurezza idonei, come Trend Micro Mobile Security e Trend Micro Safe Mobile Workforce, che supportano già l’individuazione del recente malware.

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