Google e le accuse su Shopping: “Sono infondate”

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Google ha risposto alle accuse dell’Ue in merito ai favoritismi all’interno di Shopping: “Il successo di Amazon dimostra che non c’è abuso”

Google e l’Unione Europea sono ormai ai ferri corti da diversi anni. Il motivo del contendere è la posizione dominante sul mercato continentale da parte dell’azienda di Mountain View, che in più occasioni è stata accusata di abusarne. Oggi Big G ha voluto rispondere direttamente alle accuse dell’Ue tramite un post sul suo blog ufficiale firmato da Kent Walker, senior Vice President & General Counsel. Nello specifico, Google è accusata di favorire alcune aziende nella sezione Shopping del motore di ricerca ma sono state aperte altre indagini anche in merito ad AdSense e Android.

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“Riteniamo che le accuse siano sbagliate, dal punto di vista dei fatti, legale ed economico”, scrive Walker. Google ritiene che l’Ue ha “omesso di prendere in considerazione il significato concorrenziale di aziende come Amazon e le dinamiche più ampie dello shopping online”. Bruxelles infatti ritiene che Shopping, una piattaforma che compara prodotti e prezzi, non sia assimilabile a servizi di e-commerce come eBay o Amazon, che come sottolinea Big G è al primo posto in ogni ricerca. Per quanto riguarda le accuse su AdSense, Walker sottolinea che le modifiche agli annunci pubblicitari servano a migliorarne la qualità per utenti e rivenditori. “Non siamo mai scesi a compromessi con la qualità o la rilevanza delle informazioni che abbiamo mostrato; al contrario, le abbiamo migliorate. Questo non significa ‘favorire’ – significa ascoltare i nostri clienti”, scrive Walker. Molto presto Google potrebbe inoltre rilasciare una dichiarazione ufficiale in merito all’indagine per abuso di posizione dominante aperta per Android. Nel caso in cui venga ritenuta colpevole, l’azienda di Mountain View potrebbe subire una multa pari a buona parte del suo fatturato nel Vecchio Continente.

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