Nascita e morte dei bot: Yahoo spegne Radar

Il software AI lanciato in estate per aiutare le persone a organizzare una vacanza è stato spento dai sviluppatori della compagnia. Ecco perché

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Se il futuro è nei servizi gestiti dai bot, le compagnie “classiche”, quelle convinte di poter continuare a farne senza, devono realmente preoccuparsi, Quando in estate Yahoo ha lanciato Radar, il suo bot di supporto per i vacanzieri, la sfida non era stata lanciata solo alle agenzie turistiche in rete ma a tutti quei portali che, in un modo o nell’altro, facilitano l’organizzazione di un viaggio, dal volo all’albergo, fino alle attività extra. Il motivo? Un singolo algoritmo può davvero rappresentare un aiuto completo e globale a specifiche necessità, racchiudendo in una chat tutta la gestione di un singolo pacchetto. Parliamo di tour operator, è vero, ma la stessa logica può valere per tanti altri settori.

Da migliorare

Purtroppo, Yahoo nelle ultime ore ha tolto la spina a Radar, su cui forse la multinazionale aveva puntato fin troppo. “Come azienda stiamo considerando di ripensare il nostro portfolio di prodotti – ha detto un portavoce – con l’obiettivo di fornire agli utenti la migliore esperienza possibile. Le nostre soluzioni innovative verranno integrate ovunque, anche sulle email”. Non sappiamo quante persone abbiano realmente sfruttato l’intelligenza artificiale di Radar, disponibile come applicazione su smartphone ma di certo la base di partenza è quella giusta per realizzare un prodotto che incontri realmente le necessità dei clienti, ponendosi come strumento utile e funzionale e non solo alternativo.

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