Razer compra Nexbit e pensa a uno smartphone

La compagnia esperta di accessori gaming si porta a casa la produttrice di Robin, il telefonino basato sul cloud

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Una mossa a sorpresa e inaspettata. Razer, nome di qualità nel mondo degli accessori e gadget per gli appassionati di videogiochi ha acquisito Nexbit, già produttrice di Robin, lo smartphone basato sul cloud, nel senso che non conserva nulla sul disco locale ma si sincronizza via Wi-Fi quando è sotto carica, per inviare sulla nuvola foto, video e applicazioni. Un’idea interessante e forse sin troppo futuristica visto che il telefono non ha ricevuto l’attenzione necessaria per una distribuzione a livello globale. Le cose potranno cambiare con Razer? Probabilmente si ma guardando a qualcosa di più appetibile per i consumatori, un nuovo dispositivo più alla portata delle esigenze odierne.

Cosa succede

Attraverso il blog ufficiale, Nextbit ha spiegato che l’ingresso nel circuito di Razer non causerà la scomparsa del nome e dei progetti già in cantiere. L’acquisita conserverà una certa autonomia all’interno del gruppo, come divisione indipendente e al lavoro su altre esperienze mobili. Lo stesso Robin, per chi è riuscito ad acquistarlo tramite la prima campagna di crowdfunding su KickStarter, riceverà aggiornamenti e patch di sicurezza per un altro anno, fino a febbraio del 2018. È decisamente presto per aspettarsi qualcosa di succoso al Mobile World Congress di Barcellona (a fine febbraio) ed è quindi plausibile che un primo risultato della nuova unione possa arrivare all’IFA d Berlino del prossimo settembre, dove peraltro Razer ha sempre portato molte delle sue novità nel settore gaming. Di certo all’americana non spaventa il cambio di passo, visto lo spirito di innovazione che ne pervade la strategia. Al CES di Las Vegas aveva mostrato Project Ariana, un kit composto da un proiettore 4K e due camere 3D, in grado di mappare l’ambiente e restituire un’esperienza coinvolgente e “allargata” durante la fruizione di videogiochi.

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