The power of convergence

andrea ruscica altea

Oggi, in misura crescente, i CEO sono sottoposti a forti pressioni, dovendo reagire in scenari sempre più turbolenti ma al contempo ricchi di grandi opportunità. Ma come la tecnologia può sostenere il business e diventare uno strumento realmente efficace per aumentare la competitività delle imprese?

Per tentare di rispondere a queste domande possiamo analizzare fattori comuni di successo di aziende come Uber, Amazon e Ikea. Analizzandoli, potremmo appurare che queste aziende hanno creato nuovi modelli di business in grado di trasformare i loro settori di riferimento, collegando le tecnologie a nuovi fabbisogni di mercato, attraverso un approccio sistematico all’innovazione.

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Stiamo vivendo in un’era di grandi innovazioni dove le tecnologie si dimostrano capaci di generare cambiamenti dirompenti sia nella società sia nell’economia. Cambiamenti che diventano parte integrante di qualsiasi aspetto della nostra vita. Ma ottenere organizzazioni vincenti non è mai frutto della sola scelta tecnologica. Lo sviluppo e la profittabilità del business si raggiungono attraverso modelli che partono sia dai nuovi bisogni del mercato che da un approccio sistematico all’innovazione e al cambiamento, fattori che possono rendere realmente efficace la tecnologia.

Servono quindi strategie fondate su processi di innovazione sostenibile. Ma cosa intendiamo per innovazione in azienda? L’innovazione comprende tutto: dal prodotto al servizio, passando per le operazioni di pricing e posizionamento efficaci. Innovazione quindi non “solo” in termini di tecnologia.
Di sovente pensiamo agli innovatori come persone con intelligenza particolare o con improvvisi lampi di intuizione. In verità, con metodi e pratiche efficaci, è possibile regolare queste “particolari” percezioni in modo che l’innovazione diventi un processo sistematico, favorito da una cultura aziendale innovatrice sia individuale che collettiva. Quando il processo viene avviato, l’innovazione diventa il regolare risultato di una pratica aziendale, invece di uno sporadico e fortuito evento isolato.

Negli anni 90, Jack Welch affermava che per gestire efficacemente un’azienda servivano tre indicatori: cash flow, customer satisfaction e people satisfaction. Oggi, Welch ci insegna che la sopravvivenza futura di un’azienda è legata al suo processo di trasformazione. Se un’azienda si trasforma a un tasso superiore all’ambiente circostante è destinata ad avere successo. E se non interviene su questo, sarà inevitabilmente destinata all’estinzione. L’indice di trasformazione interna, raffrontata al cambiamento esterno, rappresenta il principale KPI da monitorare da parte dei CEO. Tale indice può avere un segno positivo solo se si verifica una convergenza tra: i bisogni emergenti dei clienti e del mercato; l’individuazione e l’adozione delle migliori tecnologie; i processi di innovazione sostenibile. Convergenza quindi tra Innovazione, Business e Tecnologia. Gli esempi vincenti tornano di nuovo utili per identificare best practices a cui guardare.

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Negli ultimi dieci anni, le aziende di successo hanno adottato metodologie rigorose di gestione del cambiamento. Tra tutte, convincente è l’applicazione del Business Technology Management Framework. Ideato da un gruppo di ricercatori (uno di questi è Faisal Hoque, tra i top 100 leader del pensiero digitale), combina un framework con una piattaforma software, trasformando pratiche comuni e spesso poco efficaci in metodologie sistematiche. In questo contesto, il nostro ruolo – come attori dell’IT – evolve, passando dalla reattività ai bisogni a uno status di proattività alla trasformazione, per accompagnare aziende e organizzazioni nel loro processo di crescita digitale. Questo è l’approccio all’innovazione di Altea Federation, gruppo di consulenza al quale si unisce Nextea, management consulting company, per esprimere tutto il potere della “convergenza nelle imprese”.

Andrea Ruscica, chairman di Altea Federation