SAS Forum Milan 2017, sfidare il futuro

SAS Forum Milan

Marco Icardi, esplorare il possibile, costruire l’inimmaginabile. La partnership strategica tra Cisco Unified Computing System e gli analytics di SAS per una nuova roadmap della trasformazione digitale

Oltre 2000 partecipanti, 1430 persone collegate in streaming, 72 relatori, 38 tra partner e sponsor, oltre al patrocinio del Comune di Milano. Sono questi i numeri che raccontano il successo della XII edizione di SAS Forum Milan, l’evento internazionale dedicato al mondo degli analytics che ha riunito a Milano la business community dei dati. Lo avevamo già scritto qualche mese fa che qualcosa di nuovo si stava muovendo. Gli indizi c’erano tutti. Ma la conferma è arrivata solo con il Cisco Live di Berlino e il SAS Global Forum di Orlano. Ormai, la partnership tra Cisco e SAS non solo è ufficiale, ma segna la nuova tappa evolutiva dell’IT, che mette a sistema computing, dispositivi di memoria, analytics, cloud, intelligenza artificiale e networking. Cisco e SAS hanno messo insieme il meglio delle loro tecnologie e competenze per portare al mercato un approccio pragmatico all’IoT, con la piattaforma Cisco SAS Edge-to-Enterprise IoT Analytics. Si tratta della prima esperienza in cui Cisco installa una piattaforma per l’IoT analytics “on the edge”, cioè direttamente sul sensore che genera il dato. L’intelligenza artificiale e l’Internet of Things stanno trasformando non solo la velocità del processo decisionale delle aziende, ma l’intero modello di organizzazione. «La promessa dell’IoT è straordinaria» – ha detto Marco Icardi, regional vice president di SAS. Ma per tradurla in pratica occorre molta forza. E nessuna azienda da sola può vincere questa sfida.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

 

Fare bene nel presente e migliorare il futuro

Il volume dei dati generati e disponibili in tempo reale da fonti diverse è in costante crescita. «Il passaggio alla trasformazione digitale comporta un salto culturale, prima ancora che tecnologico» – ha detto Marco Icardi. «Se oggi collaborazione, apertura, conoscenze trasversali e nuove competenze cresceranno di pari passo con le tecnologie più avanzate, sarà possibile costruire ciò che fino a ieri era inimmaginabile». Cloud, analytics avanzati e machine learning stanno cambiano profondamente il modo di essere e fare impresa. «Tutto questo però non succederà, adattando regole vecchie a nuove situazioni, ma riconoscendo l’esistenza di principi completamente nuovi, che stanno definendo un nuovo rapporto uomo-macchina. «Siamo di fronte – mette in guardia Icardi – a una sfida in cui solo il connubio tra tecnologia avanzata e fattore umano renderà possibile l’inimmaginabile». Una sfida duplice per le imprese, continua Icardi: «Fare bene nel presente e migliorare il futuro. La digital transformation ha avuto un impatto su tutte le aziende di tutti i settori. Questo scenario impone un’analisi dei dati per migliorare la relazione con i clienti, i propri prodotti e servizi, e la catena produttiva. Su questo stiamo lavorando con le aziende per costruire un futuro che ancora nessuno può veramente immaginare, ma su cui possiamo lavorare insieme».

La prossima tappa evolutiva

L’intelligenza artificiale è la prossima tappa evolutiva. Millennials, “immigrati” digitali e imprese sono nel pieno della trasformazione: «Qualcosa cambia, qualcosa resta. La luce illumina i fatti, gli analytics illuminano i dati. Il cambiamento è evolutivo» – ha spiegato Icardi. Anche gli algoritmi non “allenati” possono sbagliare e il fattore umano resta fondamentale. «Nei prossimi due anni, più del 60 per cento dei servizi IT saranno cloud based. Tutte le aziende sono ormai aziende tecnologiche. Il tempo di attrezzarci è adesso. SAS vuole essere il driver di questo cambiamento». Analytics avanzati, machine learning, intelligenza artificiale: «Le macchine non sostituiranno il fattore umano, ma lo potenzieranno. La partnership con Cisco indica una strada da percorrere insieme nel futuro. Un futuro fatto di integrazione di dispositivi e analisi del dato dove viene generato per un’ottimizzazione complessiva. Si tratta di una partnership strategica destinata a crescere» – ha confermato Marco Icardi. L’analytics delle Cose è la nuova linea di confine. E l’analytics “at the edge” è il nuovo terreno della competizione. «Gli analytics sono ovunque. E non devono essere solo nelle centrali operative, dove si analizzano i dati, ma anche dove il dato viene originato. Su questo fronte stiamo lavorando con Cisco, per costruire un ecosistema che utilizzi l’analisi del dato in tutta la sua catena per portare valore finale alle aziende».

Cisco SAS Edge-to-Enterprise IoT Analytics Platform

Flessibile e scalabile, la piattaforma consente alle aziende di applicare gli analytics a vari livelli della rete, sulla base di volume, velocità e latenza (tempo necessario al dato per essere analizzato). Questo tipo di architettura comporta meno ostacoli e rischi, oltre a consentire un notevole risparmio di risorse e performance migliori. La piattaforma ha un’ampia applicabilità in diversi settori e aiuta le aziende a ottenere informazioni in tempo reale e agire immediatamente. Sia che si tratti di garantire sicurezza nel manufacturing, di preservare la salute dei pazienti oppure di rendere più coinvolgente l’esperienza di shopping omni-channel, l’Internet of Things (IoT) è un elemento cruciale e il suo vero valore risiede nei dati che riesce a fornire. Perché i dati non sono tutti uguali e i dati da soli non hanno alcun valore. La partnership SAS e Cisco è importante in quanto mette a disposizione una piattaforma edge-to-enterprise capace di trasformare, tramite gli analytics, i dati provenienti dal mondo IoT in vero valore di business per le aziende. «Se colleghiamo “l’intelligenza” con le “Cose”, abbiamo un’interazione che ci permette di esplorare il mondo. Perché la promessa dell’IoT non si realizza grazie ai sensori, ma grazie alla potenza degli analytics che macinano dati» – ha detto Oliver Schabenberger, executive VP & CTO di SAS.

Leggi anche:  Sanità, così l’innovazione può migliorare l’assistenza ai pazienti