Milizie cybersec in Europa: si comincia dal Regno Unito

Il governo stanzierà un fondo per preparare 6.000 giovani a difendere l’etere digitale del paese con corsi in aula e attività sul campo. Obiettivo da raggiungere entro il 2021

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Si parla troppo spesso di mancanza di formazione digitale in tempi in cui proteggere gli spazi virtuali è quasi più importante di stendere milizie sul territorio. La lotta al terrorismo passa anche dal web e dalle delicate infrastrutture della rete oscura per cui c’è bisogno di esperti che sappiano muoversi in contesti del genere. Il Regno Unito non vuole perdere altro tempo e, grazie al supporto fondamentale del governo, formerà circa 6.000 ragazzi nei prossimi quattro anni per farli diventare militari cyber in difesa del paese. Il Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport (DCMS) ha fondato il Cyber Schools Programme, con cui migliaia di studenti potranno imparare a riconoscere gli attacchi e a rispondere alle offensive dei criminali informatici, che sempre più mirano a colpire sistemi critici e centrali su vasta scala.

Obiettivo 2021

Il programma è aperto ai ragazzi dai 14 ai 18 anni che potranno beneficiare di un percorso di formazione su 4 anni durante i quali parteciperanno a corsi in aula ma, soprattutto, test sul campo, proprio come accade per l’esercito classico, sempre più focalizzato sui mondi cyber. C’è da dire che gli scolari non diventeranno, alla fine del quadriennio, militari ma avranno la possibilità di capire in che modo funziona la protezione del confine digitale ed eventualmente proseguire su strade di apprendimento specifiche e più avanzate. Per finalizzare il progetto, il Regno Unito stanzierà una cifra pari a 22 milioni di euro, per consentire a 5.700 teenager di concludere la loro tranche entro il 2021. Il Dipartimento DCMS ha confermato borse di studio totali di 560 mila euro da assegnare per fruire di un master di alto grado accreditato dalla GCHQ.

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