Selta promuove il dibattito sul futuro delle Infrastrutture Critiche in Italia

Al SELTA Challenge 2017, dibattito tra Istituzioni, politici, imprese, Università ed esperti europei, aperto da un messaggio del Viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini

 

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L’Italia avrà, entro il 2020, 1 miliardo di dispositivi interconnessi grazie all’IoT (Dati CIS Sapienza). Il settore delle telecomunicazioni vale oggi 31,9 mld di euro nel nostro Paese, dove 23 milioni di italiani accedono ogni giorno ad internet e possiedono 53 milioni di SIM con accesso al web (Dati AgCom).

Il 2016 è stato l’anno dell’avvio dei progetti finanziati dai fondi pubblici destinati allo sviluppo della banda ultralarga e di forte slancio negli investimenti privati in innovazione e sviluppo delle reti a banda ultralarga fissa e mobile.

Lo sviluppo, la sicurezza e la qualità della vita nei Paesi industrializzati dipendono dal funzionamento continuo e coordinato di un insieme di infrastrutture, definite per importanza strategica ‘Infrastrutture Critiche’, controllate a loro volta da sistemi informatici; queste includono i servizi essenziali per il benessere della popolazione, la sicurezza nazionale, il buon funzionamento del Paese e la sua crescita economica.

Quanto contano quindi le reti di Energia, Trasporti e Telecomunicazioni, il sistema sanitario, i circuiti economico-finanziari, le reti a supporto di Governo, Regioni, enti locali e quelle per la gestione delle emergenze nella crescita economica del nostro Paese? Come possiamo difenderle dalle Cyberwar e dal terrorismo internazionale?

Sono questi alcuni dei temi discussi oggi a Roma al SELTA Challenge 2017, un dibattito tra Istituzioni, politici, imprese, Università ed esperti europei, organizzato da SELTA, società tecnologica italiana che opera nell’ambito delle infrastrutture critiche nazionali, aperto con un messaggio del Viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini: “Ringrazio SELTA per aver organizzato questa occasione di incontro e confronto in cui saranno affrontati temi centrali per lo sviluppo dell’Italia e del ‘Europa. Purtroppo improrogabili impegni istituzionali non mi consentono di partecipare ai lavori come avrei voluto. La gestione del rischio e la protezione delle infrastrutture critiche rappresenti un aspetto strategico per il sistema-paese. Incontri come quello di oggi hanno il merito di aiutare a trasformare questa consapevolezza in un tema di dominio pubblico, favorendo il necessario e imprescindibile coordinamento fra aziende, istituzioni e pubbliche amministrazioni. Il governo è impegnato costantemente a lavorare sulle questioni che sono oggetto del seminario di oggi. Mi auguro e vi auguro che da questa giornata di analisi e riflessioni possano scaturire osservazioni e contributi preziosi capaci di arricchire il dibattito sul sistema di sicurezza e sulla protezione delle nostre infrastrutture critiche”.

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Dal confronto, spiega Gianluca Attura, Amministratore Delegato di SELTA, è emerso un appello comune: “In Italia serve una direzione strategica coordinata dalle Istituzioni sulle Infrastrutture Critiche e una convergenza tecnologica sempre più spinta. Da un lato vanno potenziate vista l’importanza che rivestono nello sviluppo economico dell’Italia, per esempio investendo sulle Smart Grid e le applicazioni Smart City. Dall’altro lato occorre difenderle correttamente perché sono il bersaglio del terrorismo internazionale e il nuovo terreno delle Cyberwar”.

Sul palco si sono alternati i protagonisti dei diversi settori industriali e del mondo politico italiano: Luisa Franchina, Presidente, AIIC-Associazione Italiana Esperti in Infrastrutture Critiche; Franco Bassanini, Presidente, Open Fiber; Andrea Lasagna, Head of Network Engineering, Fastweb; Antonio Nicita, Commissario, AGCOM; Vittorio Rosato, Responsabile del Lab Analisi e Protezione Infrastrutture Critiche, ENEA; Stefano Liotta, Responsabile Ingegneria, Sviluppo e Smart Grid, Acea; Aniello Gentile, Cyber Security, Global ICT Enel; Guido Pier Paolo Bortoni, Presidente, Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico; Andrea Bonora, Direttore Generale, Illumia; Sandro Moretti, Teleconduction & Telecommunication, Alperia; Luca Pellizzari, COO, A2A Illuminazione Pubblica; Roberto Mugavero, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Difesa CBRNe; Alberto Tripi, Presidente Almaviva, Responsabile Cyber security Confindustria; Sergio Boccadutri, Responsabile Innovazione, PD; Mirella Liuzzi, Commissione Trasporti e TLC, M5S; Deborah Bergamini, Vice Presidente Commissione trasporti e TLC, Forza Italia.

Sul palco si sono alternati i protagonisti dei diversi settori industriali e del mondo politico italiano come Riccardo Nencini, Viceministro, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Luisa Franchina, Presidente, AIIC-Associazione Italiana Esperti in Infrastrutture Critiche e Paola De Micheli, Sottosegretario PdCM, Commissario Straordinario alla Ricostruzione delle Aree Terremotate.

Franco Bassanini, Presidente, Open Fiber e Antonio Nicita, Commissario, AGCOM hanno raccontato le telecomunicazioni tra vecchi modelli di business e nuove sfide tecnologiche.

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Sulle infrastrutture critiche in ambito energetico sono intervenuti Stefano Liotta, Resp. Ingegneria, Sviluppo e Smart Grid, Acea; Vittorio Rosato, Resp. Lab Analisi e Protezione Infrastrutture Critiche, ENEA; Marco Margheri, Vice Presidente Esecutivo, Edison; Luca Pellizzari, COO, A2A Illuminazione Pubblica; Andrea Bonora, Direttore Generale, Illumia e Guido Pier Paolo Bortoni, Presidente, Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico.

Andrea Lasagna, Head of Network Engineering, Fastweb e Sandro Moretti, Teleconduction & Telecommunication, Alperia hanno affrontato le telecomunicazioni e i nuovi servizi di rete.

Hanno espresso il punto di vista della politica sul tema Sergio Boccadutri, Responsabile Innovazione, PD; Mirella Liuzzi, Commissione Trasporti e TLC, M5S e Deborah Bergamini, Vice Presidente Commissione trasporti e TLC, Forza Italia.

Centrale anche il dibattito sulla sicurezza, sul quale si sono confrontati Corrado Giustozzi, Head of Cybersecurity Team, SELTA; Aniello Gentile, Cyber Security, Global ICT Enel; Roberto Mugavero, Presidente, Osservatorio Sicurezza e Difesa CBRNe; Alberto Tripi, Presidente Almaviva, Responsabile Cyber Security, Confindustria. Il 2017 è uno dei periodi peggiori di sempre per la sicurezza informatica in Italia, dove nel primo semestre gli attacchi gravi con un impatto economico, di reputazione e diffusione di dati sensibili, sono stati 571 (+8% sul 2016). Già nel 2016 si era verificato un aumento del 154% di attacchi alle infrastrutture critiche in Italia, con una crescita del 39% nelle attività di spionaggio online e del 30% di blitz criminali (Dati Rapporto Clusit 2016 e 2017).

Dati confermati da Bankitalia secondo cui, nel 2016, nel 46% dei casi le vittime sono state le PMI, il tessuto economico del Paese.

Corrado Giustozzi, Head of Cyber Security Team, SELTA ha ricordato come “Il cyberspazio non è un mondo separato, ma un insieme interconnesso di tutti i sistemi e le reti del nostro pianeta. È spesso considerato una terra di nessuno perché manca di confini espliciti; in realtà è una sorta di portale che consente a tutti di proiettare la propria presenza e le proprie attività nel cuore dei sistemi di un’altra nazione senza la necessità di attraversare un vero e proprio confine. Il rapporto costo / beneficio di un attacco informatico è sempre più elevato perché è più facile raggiungere le infrastrutture critiche e sfruttare la debolezza intrinseca di queste”.

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Le conclusioni della giornata sono state tracciate da Paola De Micheli, Sottosegretario PdCM, Commissario Straordinario alla Ricostruzione delle Aree Terremotate.