Clusit: cybercrime minaccia costante ma crescono i budget stanziati dalle imprese

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Al via la decima edizione del Security Summit. Il GDPR traina progetti di security e investimenti

Non si arresta la minaccia cybercrime. Aumentano però attenzione e soprattutto investimenti da parte di imprese e organizzazioni per prevenire danni più gravi. Un segnale importante certificato da una ricerca presentata lo scorso febbraio dal Clusit in collaborazione con l’Osservatorio Information Security & Privacy della School of management del Politecnico di Milano. «Cresce il numero di imprese che stanziano budget più consistenti per la sicurezza IT. Con investimenti a doppia cifra» afferma Gabriele Faggioli, Presidente del Clusit aprendo i lavori della decima edizione del Security Summit in corso a Milano. Un dato in netta controtendenza rispetto alla cronica insufficienza di investimenti nel nostro Paese, quasi sempre in fondo alle classifiche tra i paesi avanzati. «Un cambio di marcia positivo. Che – sottolinea Faggioli – fa ben sperare in un cambio di rotta». Antidoto alle cattive notizie che senza tregua arrivano dal fronte sicurezza e sintetizzati nel Rapporto Clusit, la fotografia annuale dello stato dell’(in)Security in Italia e nel mondo.

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I numeri della minaccia

Lo studio si apre con una panoramica degli eventi cyber più significativi del 2017. «Oltre un migliaio. Attacchi di pubblico dominio, i cui dettagli sono stati raccolti dall’analisi delle fonti aperte. Concentrati soprattutto in USA (43%) per via degli obblighi di “disclosure” previsti dalla legislazione» spiega Andrea Zapparoli Manzoni, membro del consiglio direttivo di Clusit. Notifica degli incidenti che dal prossimo 25 maggio interesserà anche i 28, per ora, paesi membri dell’UE. Facendo presumibilmente lievitare l’attuale 16% di incidenza nella distribuzione geografica delle vittime del cybercrime.

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I costi per imprese e cittadini

Nel periodo 2011-2017, gli esperti del Clusit stimano che i costi generati da queste attività criminali a livello globale si sono quintuplicati, passando dai circa 100 miliardi di dollari del 2011 agli oltre 500 dello scorso anno. Truffe, estorsioni, furti di denaro e di dati personali che hanno colpito quasi un miliardo di persone nel mondo, causando perdite per oltre 180 miliardi di dollari. «Un anno caratterizzato dal trionfo del malware, dagli attacchi industrializzati realizzati su scala planetaria contro bersagli multipli e della definitiva discesa in campo degli Stati come attori di minaccia» sintetizza Zapparoli Manzoni. Significativa sul piano qualitativo l’analisi di impatto degli incidenti di sicurezza censiti (1127), dalla quale emerge la minore incidenza del cybercrime, rispetto ad attività come lo spionaggio, la cyberwar e gli attacchi alle infrastrutture critiche. Analisi supportate anche quest’anno dall’apporto dei dati relativi agli attacchi rilevati dal SOC di Fastweb, oltre 35 milioni di eventi di sicurezza, circa il doppio dell’anno scorso, e dalle rilevazioni condotte della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dal CERT Nazionale e dal CERT-PA.

I temi del Security Summit 2018

Molti anche quest’anno gli spunti di approfondimento che caratterizzano l’agenda di questa tre giorni dedicata alla sicurezza IT. Dall’Industry 4.0 quale nuova frontiera dei cyber criminali all’evoluzione di minacce e difese sul cloud; dal fattore umano nella gestione dell’information security aziendale alla diffusione delle criptovalute. Una full immersion che raggiungerà il suo apice durante la terza giornata di lavori, interamente dedicati al Regolamento Europeo. GDPR presente anche all’interno del Rapporto Clusit con uno Speciale, nel quale saranno resi noti i risultati dello studio condotto dagli Osservatori del Politecnico di Milano sull’impatto del Regolamento sulle aziende italiane.

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Per tutti il rapporto Clusit 2018 è da oggi disponibile qui in formato pdf.

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