Yahoo spegne Messenger 20 anni dopo

Oath spegnerà i 17 luglio lo storico servizio di chat che oramai quasi nessuno usa più

In una giungla troppo difficile per molti, solo qualcuno riesce a sopravvivere. E così, anche Yahoo Messenger ha i giorni contati. Lo storico servizio di chat, che ha fatto la storia dell’internet globale, chiuderà i battenti il 17 luglio, dopo 20 anni di gloriosa carriera. Oath, il gruppo che detiene il marchio, ha annunciato la decisione che non giunge per nulla inattesa, dopo il recente passato in cui Yahoo, guidata fino allo scorso giugno da Marissa Mayer, ha vissuto momenti difficili, prima di essere acquisita proprio dalla divisione di Verizon.

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Per anni Messenger è rimasta una piattaforma utilizzata quasi esclusivamente dai clienti di Yahoo Email, vista l’integrazione con il client di posta. Dovendo affrontare la concorrenza di applicazioni molto più in voga, tra cui Facebook Messenger e WhatsApp, la chat americana non aveva goduto di grossi aggiornamenti, rendendo chiaro il suo destino, prima o poi.

Cosa succede

Yahoo non ha spiegato se il suo Messenger verrà rimpiazzato con qualcosa di più moderno e social anche se sappiamo che nei laboratori di Oath c’è il progetto Squirrel che potrebbe entrare presto in una fase di beta testing. Del resto, la stessa Oath lo ha lasciato intendere nel comunicare la dismissione di Messenger: “Ci dispiace per tutti i fan che seguono sin dall’inizio la piattaforma, una delle prime chat al mondo. Però più il contesto di riferimento si evolve, più siamo decisi nel concentrarci su nuovi strumenti di connessione, che incontrino meglio le necessità degli utenti”.

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Di certo, Yahoo ha incontrato negli anni numerosi problemi di sicurezza che, nell’anno del Gdpr, avrebbero portato vari guai alla compagnia, almeno in Europa. Piuttosto che riparare quanto di esistente, Oath ha preferito partire da zero, o quasi, per un’iniziativa più al passo con i tempi, che ad ogni modo dovrà scontrarsi con servizi consolidati e per nulla intenzionati a lasciare indietro fette di mercato.