La cybersecurity in estate, ovvero: quando gli hacker non vanno in vacanza

rapporto clusit

Con l’arrivo dell’estate la stragrande maggioranza della popolazione si prepara a partire per le ferie, chiudendo le faccende in sospeso in ufficio e dedicando più tempo ai propri hobby, al relax e alla famiglia.

Ma non tutti possono permettersi di staccare completamente la spina, sono sempre di più infatti i lavoratori, dipendenti o liberi professionisti, che nei mesi estivi e in vacanza sono costretti a controllare PC e smartphone per leggere le mail e per rimanere in contatto con il capo o con i colleghi… del resto si sa che “il business non va mai in vacanza!”.

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Ma cosa succede se il relax estivo riduce il livello di attenzione dedicato alla sicurezza informatica tanto da spingere gli utenti ad utilizzare il wi-fi pubblico dell’albergo o le reti aperte di aeroporti o stazioni? È infatti proprio in questa stagione che, complice il clima di distensione e svago, documenti, dati sensibili e informazioni riservate sono tenuti meno sotto controllo. Partner Data, azienda che opera nel mercato dei prodotti per la sicurezza IT, protezione del software e sistemi di identificazione, ha voluto analizzare alcuni tra i più frequenti errori che si possono commettere in questa stagione, cercando di dare qualche consiglio utile:

  1. Prestare sempre attenzione quando si accede, sia da smartphone che da PC, a reti pubbliche e aperte che invece, ai nostri occhi, sembrano così utili e vantaggiose. L’ideale sarebbe accedervi da dispositivi che non contengono informazioni sensibili e che quindi, se violati, non mettono a rischio nessun dato;
  2. Mai digitare password o autenticarsi ad esempio nel sito della propria banca se si è in luoghi troppo affollati o dove si è particolarmente vicini ad estranei come su aerei o treni. Il rischio è infatti quello di non conoscere chi si ha di fianco e che qualcuno riesca a sbirciare il nostro PC e memorizzare le credenziali;
  3. Importante è, inoltre, non lasciare mai incustoditi i dispositivi elettronici, neanche nella camera d’albergo. Se infatti sappiamo che contengono dati particolarmente importanti sarebbe opportuno utilizzare la cassaforte che quasi sempre gli hotel predispongono in ogni stanza. Perché rischiare quando è possibile mettere al sicuro i propri apparecchi, elettronici e non?
  4. In estate, si sa, siamo tutti stanchi dall’anno appena trascorso e meno vigili sulle questioni professionali: è importante però, se si deve lavorare in vacanza, ritagliarsi del tempo per riuscire a concentrarsi meglio evitando così di commettere errori come aprire mail contenenti virus o pagine web sospette. La cosa migliore sarebbe avere un proprio angolo isolato per non essere disturbarti e riuscire a dedicare la massima attenzione alle attività da svolgere;
  5. Spesso in estate capita che, quando il capo e i dipendenti vanno in vacanza, l’azienda chiuda completamente, in generale nella settimana di Ferragosto. Ma il rischio per un luogo chiuso e non sorvegliato non è solo quello di essere obiettivo di ladri interessati a monitor, PC o stampanti. A rischio sono anche i documenti e le informazioni contenute nei server. Per evitare di perdere dati, credenziali, informazioni su clienti e fornitori è sempre importante avere tutto il materiale anche su un supporto esterno, da tenere in un altro luogo lontano dal posto di lavoro.
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A volte però, per quanto si possa prestare attenzione ai propri comportamenti e alle attività in rete, c’è sempre il rischio che i criminali informatici riescano a violare i nostri dispositivi e ad accedere a documenti privati o di lavoro. Il consiglio che rimane utile per tutti i mesi dell’anno, e più che mai in estate, è quello di affidare la propria sicurezza informatica ad aziende specializzate, acquistando soluzioni antivirus e anti malware in grado di rendere quasi impossibili attacchi esterni, e proteggendo così non solo i propri dati personali, ma anche l’azienda e tutte le realtà che da essa dipendono.