BT lancia una nuova piattaforma di automazione che velocizza l’adozione delle SD-WAN

I clienti beneficeranno di una migliore visibilità e gestione della loro infrastruttura di rete ibrida

BT ha annunciato il lancio di una nuova Service and Network Automation Platform (SNAP) progettata per aiutare i clienti a innovare attraverso le più recenti tecnologie di Software Defined Wide Area Networking (SD-WAN) e di Network Functions Virtualisation (NFV).

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La piattaforma, unica nel suo genere, è posta nel cuore della rete globale di BT. Realizzata con le migliori tecnologie, la sua architettura flessibile consente a BT di integrare al meglio le soluzioni dei suoi partner, quali ad esempio i controller SD-WAN di Cisco e Nuage Networks di Nokia. SNAP funziona anche con il Network Services Orchestrator di Cisco, con cui consente a BT di offrire ai clienti una scelta di servizi gestiti SD-WAN e NFV come BT Connect Services Platform.

BT prevede di estendere l’orchestrazione dal proprio core network ai principali data center cloud di terze parti, fino alle LAN (Local Area Network) dei clienti e alle LAN dei data center (DC-LAN), così da consentire la visibilità, il controllo e la configurazione in cloud delle applicazioni end-to-end dai laptop e dai dispositivi dei clienti fino ai server.

Per ottenere piena compatibilità tra tecnologie e alti livelli di automazione, SNAP è stato realizzato utilizzando i più recenti software open source e linguaggi standard del settore, tra cui YANG per modellare la rete e TOSCA per la definizione del servizio. Le azioni di configurazione e di gestione possono ora essere trasferite a cascata attraverso i sistemi di BT, avendo effetto in pochi minuti, cosa che in precedenza poteva richiedere settimane.

Per supportare i clienti nell’implementazione dei futuri progetti di rete, BT ha riunito le sue expertise SD-WAN e NFV e le competenze chiave in un nuovo Centro di Eccellenza (CoE). Il CoE supporta l’intero ciclo di vita dei servizi SD-WAN o NFV dei clienti, collaborando dalla progettazione e implementazione fino alle operations. Il team integrato è supportato da un programma di investimenti in formazione e in tool come YANG, Netconf e TOSCA – che richiedono nuove competenze ancora poco diffuse..

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Il CoE, situato nei principali centri di sviluppo e assistenza clienti di BT, sarà in grado di monitorare in modo univoco l’intera rete ibrida di un cliente fornendo una singola visione integrata che sfrutta i più recenti tool basati su AI e machine learning. Sarà nella condizione di identificare rapidamente, all’interno dei diversi livelli di rete del cliente, le prestazioni delle applicazioni e i problemi di prioritizzazione.

Il CoE utilizza un approccio simili a quello implementato nello sviluppo di applicazioni cloud, come “DevOps”, in cui vengono creati team con tutte le competenze e le capacità necessarie per l’intero ciclo di vita di un servizio. Si allinea anche con il cloud “Serverless”, in cui la progettazione, il provisioning e il funzionamento dell’infrastruttura che supporta un’applicazione sono completamente esternalizzati ai provider di servizi cloud gestiti.

Keith Langridge, vice presidente dei servizi di rete di BT, ha dichiarato: “Stiamo investendo per rendere più semplice per i nostri clienti sfruttare le più recenti tecnologie di rete e cloud. La nostra nuova piattaforma per l’automazione della rete e dei servizi e il Centro di Eccellenza aiutano i clienti a sfruttare al meglio il nostro know-how e la nostra esperinza in SDN e NFV. Abbiamo creato un ambiente unico in cui i clienti possono implementare i più recenti servizi software insieme alle tecnologie di rete sottostanti. Questo trasforma la loro esperienza di adozione di SD-WAN, rendendo realtà la promessa di servizi software defined “.

Il programma Dynamic Network Services di BT è progettato per offrire ai clienti più scelta, sicurezza, resilienza, servizio e agilità nella distribuzione delle reti del futuro che supportano la trasformazione digitale. Il programma aiuta i clienti a rimuovere le barriere all’adozione di SD-WAN e NFV rispondendo alle domande su quali tecnologie utilizzare, quando e come implementarle, configurarle e integrarle con le reti esistenti per creare infrastrutture ibride adatte all’era digitale.

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