Facebook rassicura sulla violazione dei profili

Facebook rassicura sulla violazione dei profili
qualche giorno fa oltre 90 milioni di iscritti si sono visti scollegare da Facebook

Nessuna evidenza per il breach di sicurezza che ha messo a rischio 50 milioni di iscritti, con 90 milioni disconnessi

Non poteva passare inosservata la violazione che Facebook ha subito qualche giorno fa, quando oltre 90 milioni di iscritti si sono visti scollegare dalla piattaforma. Un numero alto seppur minore a quei 50 milioni che, secondo l’azienda, hanno davvero rischiato di vedersi violate la propria identità digitale. Dopo le verifiche del caso, il team di sicurezza del social network ha affermato l’assenza di evidenze circa la possibilità che gli hacker abbiano avuto accesso alle informazioni inerenti le app di terze parti collegate al profilo di Facebook.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

“Abbiamo ricevuto un bel po’ di domande circa le conseguenze che la falla avrebbe generato, visto che la funzione interessata era quella del Facebook Login. Una volta analizzati i log, possiamo dire che non c’è nessun segnale di un furto dei dati inerenti app di terze parti” – ha spiegato Guy Rose, vice presidente della gestione prodotti di Facebook.

Cosa sappiamo

Quindi sembra che mentre i token di accesso a Facebook siano stati cancellati, gli stessi non sono serviti ai cybercriminali per andare più a fondo nei profili degli utenti. Ciò dovrebbe essere il primo risultato di un nuovo approccio attuato dall’azienda a supporto degli sviluppatori e software house. Nel prossimo futuro, come accaduto per la disconnessione dal sito e app per dispostivi mobili, i developer potranno forzare il logout dell’abbinamento tra i loro programmi e Facebook. dopo aver rilevato un tentativo, riuscito o meno, di violazione del network.

Di certo, Zuckerberg deve ancora lavorare sodo per mettere al sicuro il tesoro digitale che si ritrova tra le mani. Dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, le persone vedono più rischi che benefici dalla loro presenza sulla rete, tanto che sono nati vari gruppi che mirano a sensibilizzare sulle opportunità offerte da una cancellazione del profilo, sia in termini di protezione dei dati che di stop alla profilazione continua e multipiattaforma.

Leggi anche:  I repubblicani usano l’AI per attaccare Biden