Il nuovo Pixelbook avrà un dual boot?

Google conferma l'uscita dal mercato dei tablet

Nelle linee di codice di una beta di Chrome OS è nascosta la strategia di Google: permettere ai portatili di prossima fattura di caricare una versione leggera di Windows 10

Il 9 ottobre Google presenterà la nuova famiglia di Pixel 3. Al loro fianco, quasi certamente, anche altre tipologie di device, tra cui accessori, ma pure portatili potenziati da Chrome OS. Non parliamo tanto dei Chromebook quanto dei Pixelbook, la cui prima generazione ha riscosso un certo successo, a fronte di un prezzo in linea con i top di gamma del settore portatili. La vera novità, per Big G, non sarebbe tanto un aggiornamento hardware, di per sé automatico, quanto l’apertura a nuovi mondi software. In che senso?

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Nelle righe di codice di una beta di Chromium, il browser su cui si basa il sistema operativo in cloud Chrome OS, pare ci siano le indicazioni di una modalità dual-boot, attivabile sui prossimi prodotti a marchio Pixel. Dato per scontato che la feature non interessi la franchigia smartphone, il   riferimento vale per macchine più grandi, proprio i portatili.

Forse Andromeda?

Detta così, la funzione di avvio doppio potrebbe sembrare un controsenso in casa Google. Da sempre, i Chromebook e Pixelbook nascono con la volontà di restituire agli utenti delle macchine leggere e veloci, dotate di una versatilità che non è semplice riscontrare altrove. Piazzarci su Windows 10 quanto permetterà di mantenere tale autonomia?  In realtà, sembra che già il primo Pixelbook avrebbe dovuto ospitare una modalità dual-boot Windows 10, dunque Big G aveva già in mente di ampliare la sua fetta di utenti.

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E proprio qui la strategia dell’americana troverebbe motivo di esistere: cercare di rosicchiare consumatori ai big del settore, dando l’opportunità di sfruttare un’opzione nativa già ottimizzata e non penalizzante dal punto di vista delle prestazioni.

A supportare la tesi ci sono le voci di cui accostano il dual-boot suggerito all’avvento di Andromeda, una variante light di Windows 10. Finora se ne è parlato quasi esclusivamente per indicare l’esistenza di un Surface Phone ma non è detto che l’OS possa essere declinato altrove, per seguire proprio la strada tracciata da Chrome OS, come piattaforma perfetta per essere adoperata in ambienti funzionali, flessibili e dinamici, scuole e organizzazioni tra tutti.

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