SentinelOne espande la piattaforma di cybersecurity

SentinelOne espande la piattaforma di cybersecurity

Con il più cospicuo round di finanziamenti del 2019 per la next generation endpoint security e un +217% di crescita, prosegue l’ascesa di SentinelOne con la nuova funzionalità dell’Active EDR e il lancio di Ranger per l’IoT

Lo scorso giugno SentinelOne – azienda specializzata nel settore endpoint protection di nuova generazione, fondata nel 2013 e attiva dal 2017 anche in Italia – ha ricevuto un nuovo round di finanziamenti da 120 milioni di dollari, sottoscritto dal fondo Insight Partners – specializzato in private equity e venture capital a supporto delle imprese di software più innovative – con la partecipazione di Samsung Venture Investment Corporation e NextEquity e altri investitori precedenti, tra cui Third Point Ventures, Redpoint Ventures, Granite Hill e Data Collective (DCVC). Grazie al nuovo apporto di capitale, il fondo di SentinelOne raggiunge la cifra complessiva di 230 milioni di dollari. «Patrimonio che SentinelOne utilizzerà per accelerare la strategia di go to market e soddisfare la crescente domanda worldwide» – spiega Nicola Altavilla, country manager Italia & Malta dell’azienda americana. «L’obiettivo è di strutturarsi meglio per avere maggiore campo d’azione sul mercato, lasciando al palo gli antivirus tradizionali e contrastando in modo significativo i competitors».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

PROGETTI AD ALTO VALORE

Molti vendor dichiarano di avere in portfolio prodotti che presentano tutte le funzionalità richieste dai bandi di gara. In molti casi – però – si tratta solo di “basic feature”. «Prodotti che solo sulla carta posseggono le caratteristiche richieste dai capitolati» – afferma Altavilla. «Per questo, chiediamo ai potenziali clienti di fare con noi un proof of concept – prima – in modo da offrire una panoramica delle specifiche funzionalità – e in fase di aggiudicazione provvisoria –  per verificare effettivamente che ciò che è stato richiesto sia in linea con quanto offerto. I nostri numeri ci confermano che SentinelOne raggiunge livelli estremamente elevati di successo nei POC rispetto alla concorrenza» – spiega Altavilla.

Leggi anche:  Auto connesse: tutti i rischi cyber dei prossimi anni

Come dimostra l’acquisizione di importanti clienti, tra cui Amplifon, azienda leader nelle soluzioni per l’udito presente in più di 20 paesi o la recente acquisizione di FIMBank, istituto di credito con sede a Malta, operante in tutto il mondo. Contratti che consentono a Sentinel One di continuare a macinare risultati positivi a livello worldwide – 217% di crescita rispetto all’anno precedente, Italia compresa – e che l’azienda conta di consolidare con l’Active EDR e il rilascio di Ranger, rispettivamente per una maggiore consapevolezza di cosa è stato rilevato sull’end point e per il rilevamento dei dispositivi IoT.

PROTECTION POWERED BY AI

La funzionalità Active EDR – tramite la piattaforma TrueContext – risolve alla radice il problema tipico delle piattaforme EDR (Endpoint Detection & Response), vale a dire la raccolta, trasmissione e analisi di enormi quantità di dati dalle singole macchine. «Ogni agent installato sull’endpoint può identificare e intervenire autonomamente in caso di incidente anche senza dover essere connesso al cloud» –spiega Altavilla. «L’EDR è il collettore di uno tsunami informativo. Active EDR – basato su tecnologia AI – rileva il comportamento anomalo delle minacce, trasmettendo un allarme ad alta priorità. È come avere un analista SOC su ciascuno degli endpoint in grado di mostrare nei dettagli una timeline di come si è svolto l’attacco. Dallo spostamento del malware nella rete, all’enumerazione dei pc sotto attacco e il censimento delle applicazioni aperte» – continua Altavilla. Novità in arrivo anche sul fronte IoT con il lancio di Ranger, funzionalità che permette di mappare tutti gli oggetti IoT esposti sulla rete aziendale. «Entro il 2030, saranno più di 125 miliardi i dispositivi connessi sulla rete. Già oggi, molti di questi oggetti sono quasi invisibili. O comunque, l’azienda non ha piena visibilità di quanto espone su internet» – spiega Altavilla. «Progettata come estensione dell’agent di SentinelOne, Ranger autoapprende le caratteristiche dell’ambiente, aggiornando l’inventario IoT automaticamente nel tempo. Inoltre, a differenza di altri prodotti sul mercato, non necessita di installazioni aggiuntive» – conclude Altavilla.

Leggi anche:  L’eredità di Enzo Ferrari, la corsa continua