Cloud sovrano: perché Gaia-X avrà successo

Cloud sovrano: perché Gaia-X avrà successo

Il progetto di un cloud sovrano europeo è qui: Gaia-X si basa su apertura, servizi e innovazione per portare i valori europei nel cloud e cercare un nuovo equilibrio nel valore che l’Europa è in grado di trarre dai propri dati

A cura di Gianfranco Gargiulo, Cloud Specialist di Orange Business Services

L’obiettivo non è creare un altro “hyperscaler” (come si chiamano in gergo i giganti del tech come Google, Facebook e Amazon che dominano i settori del cloud pubblico e dei servizi cloud), bensì generare un ecosistema che colleghi produttori e consumatori di dati europei in un clima di fiducia, dando visibilità e coerenza alle offerte cloud già esistenti in Europa.

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La Fondazione Gaia-X ha 22 membri fondatori, tra i quali anche Orange: 11 società francesi e 11 tedesche, tra cui non solo i principali player nel settore cloud ma anche aziende come EDF, Amadeus, Safran e BMW, grandi consumatori di servizi cloud, così che abbiano voce in capitolo. Questa comunità è destinata a crescere, come illustrato al secondo vertice di Gaia-X lo scorso 17 novembre.

Gaia-X arriva in un momento cruciale per la trasformazione digitale

Questa nuova fase, formalizzata con il progetto Gaia-X, dimostra la volontà dell’Europa di prendere l’iniziativa in un’area chiave per il suo futuro. Le aziende europee stanno adottando il cloud in maniera massiccia: una minoranza attualmente sceglie un cloud pubblico al 100%, mentre la maggior parte ha adottato un approccio ibrido, utilizzando risorse private e cloud pubblico. Le aziende fanno affidamento su un mix tra risorse interne, spesso per gli usi e i dati più sensibili, e risorse pubbliche, potenzialmente illimitate in termini di quantità di storage e potenza di elaborazione. L’attenzione sarà sempre più rivolta al cloud pubblico, vista la sua agilità e i servizi aggiuntivi e innovativi che mette regolarmente a disposizione.

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Questa strategia favorisce sempre più un approccio multicloud. In precedenza, le aziende selezionavano un singolo operatore cloud per acquisire esperienza in questo nuovo approccio all’IT, mentre ora preferiscono un approccio multi-fornitore, che aiuta a ridurre al minimo il vincolo a un fornitore unico, a rafforzare la resilienza delle loro soluzioni globali e a mettere i fornitori di servizi in concorrenza. Questo migliora le condizioni commerciali e consente di accedere rapidamente alle ultime innovazioni sul mercato.

Un nuovo interesse da parte delle aziende per servizi cloud affidabili

Questa nuova fase di maturità del mercato del cloud computing ha anche evidenziato la dipendenza digitale delle aziende europee, mettendo in luce la difficoltà delle aziende nel creare valore dai loro dati più sensibili senza rischiare di esporsi a una legislazione molto più intrusiva di quella dell’UE. Questa è senza dubbio una finestra di opportunità per Gaia-X, che le consente ritagliarsi un posto di fianco agli hyperscaler. In questo contesto, la strategia di Orange di essere un operatore di infrastrutture e servizi cloud (su tutti i tipi di infrastrutture, non solo quelle di Orange) pur rimanendo “agnostica” in termini di tecnologia per i propri clienti, è senza dubbio una risorsa per la strategia multicloud aziendale.

Si stima che entro il 2025 il 60% dei dati generati nel mondo verrà dalle imprese, in rapida ascesa dal 30% nel 2015. Questa crescita attualmente guida il mercato del cloud. Tuttavia, le aziende non inseriranno tutti i loro dati nel cloud pubblico per motivi di riservatezza. Per le aziende europee, le informazioni relative a R&S, contratti internazionali in preparazione, dossier M&A in fase di studio e altri dati soggetti a forti vincoli normativi non andranno agli hyperscaler al di fuori dell’UE, in particolare quelli soggetti al “Cloud Act” americano.

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Orange Business Services stima quindi che il mercato “sovrano” (stoccaggio, elaborazione, analisi) sarà compreso tra il 15% e il 25% del mercato europeo complessivo. Coinvolgerà principalmente il settore pubblico, operatori di vitale importanza e vari settori regolamentati (sanità, finanza, aeronautica, ecc.). Come nel caso del GDPR, le regole per la sovranità digitale su scala europea consentiranno ai membri europei di Gaia-X di posizionarsi come attori in un ecosistema di dati e servizi cloud affidabili, visibili e complementari, in contrasto con le offerte degli hyperscaler.

Gaia-X deve concentrarsi prima di tutto sull’innovazione

Gaia-X non è un progetto difensivo, e gli hyperscaler sono i benvenuti se si mostrano pronti a contribuire alla competitività e alla crescita europea attraverso i loro servizi ospitati in Europa e a condizione di rispettare le regole europee. Molto resta ancora da risolvere, ma in futuro un’azienda potrà rivolgersi ad attori fidati per ospitare o elaborare i suoi dati sensibili, reclutando allo stesso tempo attori “meno sovrani” per i suoi servizi o dati meno critici come quelli già crittografati, anonimizzati e/o consolidati. È attraverso questa combinazione di tutti i servizi digitali disponibili, combinati con indicazioni chiare e trasparenti sulle loro garanzie di tenuta e controllo dei trattamenti (quello che definiamo come “clima di fiducia”), che Gaia-X offrirà l’agilità richiesta dalle imprese.

L’apertura che stiamo sostenendo all’interno di Gaia-X deve spingere l’intero ecosistema cloud europeo a innovare. Gli hyperscaler lanciano dozzine di nuovi servizi cloud ogni anno, ma anche l’ecosistema digitale europeo pullula di innovazione, anche se in modo molto più frammentato. Combinare tutte queste innovazioni per offrire il meglio dei servizi cloud ai nostri clienti è una sfida che Orange intende raccogliere in collaborazione con la comunità Gaia-X. Lo faremo grazie ai nostri 5.000 dipendenti di Orange Labs, la ricchezza della nostra rete Orange e l’esperienza di sicurezza informatica di Orange Cyberdefense.

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I primi servizi Gaia-X dovrebbero essere commercializzati nel 2021. Questa iniziativa è una grande opportunità per l’ecosistema cloud europeo per stimolare e promuovere la creazione di valore grazie a dati e soluzioni affidabili. Sta a noi cogliere questa opportunità.