Oracle: arrivano il nuovo DB 21c e APEX

Oracle oltre la crisi: arrivano il nuovo DB 21c e APEX

Nuove funzionalità e prestazioni ottimizzate la risposta del gigante dei database ai player rivali 

A distanza di quasi due anni dalla precedente, arriva Oracle Database 21c, la nuova versione della soluzione leader a livello globale in questo segmento di mercato. Impressionante, oltre 200, il numero di novità annunciate tra cui spiccano le funzionalità automatizzate di machine learning, un servizio per lo sviluppo low code delle applicazioni e il miglioramento delle prestazioni dei carichi di lavoro IO in ingresso con l’ottimizzazione della persistent memory. Funzionalità in parte programmate per il lancio della versione 20c, previsto inizialmente lo scorso febbraio, ma per la pandemia mondiale in corso e le aziende alle prese con la necessità di supportare i dipendenti in remote working e poco propense a intraprendere un aggiornamento del database, posticipata di alcuni mesi.

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L’assedio della concorrenza

Il rilascio avviene in un momento in cui il prodotto di punta del gigante del software è sotto pressione competitiva soprattutto in alcune aree geografiche. Amazon Web Services, ad esempio, offre una serie di prodotti basati su cloud, come i database relazionali Aurora e RDS, e quelli per attività più specializzate come DocumentDB e Neptune, il database dei grafi. Sul fronte analytics Oracle deve invece affrontare la concorrenza di AWS Redshift, Snowflake, Azure Synapse e Google Big Query, e soprattutto in USA anche quella di alcuni fornitori più piccoli come SingleStore (ex MemSQL) e Cockroach Labs nel segmento dei database relazionali e di MongoDB e Couchbase in quello dei database NoSQL.

Supporto alla trasformazione digitale

Una risposta articolata che segna una serie di progressi tecnologici della nuova versione, in grado di gestire un’ampia gamma di attività che vanno dall’elaborazione delle transazioni all’analisi dei dati, dall’apprendimento automatico allo streaming di dati, e ancora integrazione della tecnologia blockchain, supporto alle operazioni Internet of Things, miglioramenti delle performance di elaborazione grafica e partizionamento, così come delle funzioni multitenant e di sicurezza.

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«Molte delle nuove funzionalità sono progettate per assistere clienti e fornitori di soluzioni nelle iniziative di trasformazione digitale» afferma Andrew Mendelsohn, Executive Vice President database server technologies nel corso della presentazione del prodotto – Database 21c consente di digitalizzare i processi aziendali più rapidamente, elaborando, gestendo e sfruttando ancora meglio i dati nelle attività decisionali». Oracle annuncia infatti per quanto riguarda la gestione dei dati il supporto a svariate tipologie di dati: relazionali, grafici, spaziali, di testo, XML, blockchain e JSON, questi ultimi per consentire scansioni più veloci e operazioni di aggiornamento. «Grazie a questa versatilità ad ampio spettro – rileva Mendelsohn – noi di Oracle facciamo riferimento al software servendoci della definizione di database convergente. Molte delle nuove funzionalità sono progettate per assistere clienti e fornitori di soluzioni nelle iniziative di trasformazione digitale». Sin d’ora disponibile in esecuzione sull’Oracle Cloud Infrastructure (OCI), Database 21c verrà distribuito durante la prima metà del 2021 anche per le piattaforme Linux, Windows e Oracle Exadata Database Appliance.

Oracle APEX

Annunciata altresì la disponibilità di Oracle APEX (Application Express) Application Development, servizio low-code in modalità standalone  su OCI, per sviluppare e implementare applicazioni enterprise data-driven. «Un servizio cloud – spiega Mendelsohn, basato su browser che permette agli sviluppatori di creare web app per dispositivi desktop e mobile usando un’intuitiva interfaccia grafica». Una mossa che nei piani della società supporterà clienti e partner nella creazione di applicazioni data-driven, dichiara l’azienda, fino a 38 volte più rapidamente.