innovaphone, l’importanza della resilienza, sostenibilità e Green IT

Klaus Wallnöfer, Country Manager Italy di innovaphone ci racconta l’impegno dell’azienda per preservare i consumi

Parlare di sostenibilità nel mondo IT non è sempre semplice. Basti pensare a quanti prodotti, consumer o professionali, sono pensati per durare una decina di anni e poi, vista l’impossibilità di aggiornare il software di bordo, vanno sostituiti molto prima. L’obsolescenza è uno dei problemi a cui la tecnologia va incontro e che non la rende mai davvero amica dell’ambiente. Il 2020, sotto questo punto di vista, ha sicuramente contribuito ad accrescere la consapevolezza degli utenti, anche quelli professionali che si sono ritrovati a casa, in merito ai consumi e all’impatto ambientale delle loro attività.

Se in un settore come quello degli smartphone, le big Apple e Samsung hanno deciso di eliminare dalle confezioni dei loro telefonini top di gamma il caricatore a muro e gli auricolari, anche il mondo business non è da meno. Restando nel campo della comunicazione, vale la pena soffermarsi sulla politica prettamente “green” di un nome caldo del settore centralini, innovaphone. Oltre a rispettare le numerose leggi che regolano la produzione e lo smaltimento degli apparati, i prodotti della compagnia consumano pochissima energia nel loro ciclo di vita. «La ragione si trova nel concetto stesso alla base dello sviluppo» ci spiega Klaus Wallnöfer, Country Manager Italy di innovaphone. «Mentre pc e server, anche senza alcun carico, richiedono un’elevata quantità di energia, gli apparati innovaphone sono stati ottimizzati all’uso. Serve un approccio globale sia all’hardware che al software. Questo perché anche il sistema operativo, Linux o Windows che sia, richiede energia per tenere in piedi un’architettura. innovaphone utilizza invece un proprio  sistema operativo che non spreca “energia” per processi interni superflui o inutili per un’applicazione real-time. Ritroviamo così una velocità di esecuzione senza precedenti. Un PBX con 2.000 interni richiede circa 5 secondi per avviarsi, dopo i quali si può già telefonare. Impensabile per qualsiasi soluzione desktop, anche se embedded oppure realizzata con schede pc industriali».

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Minimizzare il consumo

Il consumo di energia elettrica promesso da innovaphone è minimo. Un centralino (PBX) con tutti i servizi per 50 interni ha un consumo medio di 5 Watt. Uno con tutti i servizi attivi per 2.000 interni circa 9 Watt.  Un telefono con viva-voce, display, doppia porta ethernet, conferenza porta un consumo medio di 2 Watt, lo stesso di un telefono con viva-voce, doppia porta ethernet, display a colori, funzione conferenza. «Questi valori sono facilmente verificabili» continua Wallnöfer. «Basta collegare uno degli apparati a uno switch PoE gestito che di norma mostra anche su una pagina il consumo immediato degli apparati collegati alle singole porte. Uno studio di un ente indipendente in Germania (Comconsult) ha certificato che innovaphone offre un centralino per 2.000 interni con un consumo di soli 10 Watt».

Klaus Wallnöfer, Country Manager Italy di innovaphone

Questi valori di consumo sono importanti e interessanti anche per l’utilizzatore finale. Questo perché i sistemi di comunicazione sono sempre accesi e devono essere sempre disponibili. Mentre un PC si spegne, non è pensabile la stessa cosa per un telefono o per il centralino (che ovviamente risponde, per esempio, anche durante la notte). Ne consegue che questi apparati lavorano tutto l’anno, quindi per un totale stimato di 8.760 ore. «Altro punto cruciale è il ciclo di vita, che è in media è di 7-8 anni. Nella pubblica amministrazione non sono rari centralini che superano i 20 anni di vita, 10 anni nel caso dell’industria e nel privato».

innovaphone PBX all-in-one box

Altro aspetto da considerare è che spesso, nell’uso di centralini, sono richieste particolari architetture che necessitano di diversi pc o server. Nel PBX innovaphone sono invece già incluse funzionalità che non richiedono altro: centralino di backup per configurazioni di alta disponibilità, caselle vocali (voice-mail), server di salvataggio; P.O. automatico. «Grazie al minimo consumo di energia e al minor riscaldamento del centralino stesso, non è necessario un ventilatore per l’armadio e neppure un condizionamento particolare dell’aria ambientale». Secondo alcuni calcoli, se il cliente utilizza un secondo pc come unità di backup, uno per le caselle vocali, oppure un server di gestione, il vantaggio nella scelta di innovaphone si traduce in un risparmio, su dieci anni, pari a circa 20.000 euro e oltre 17 tonnellate di CO2 evitate. Una quantità che emette un’automobile percorrendo 10.000 km.

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Nel caso di una piccola installazione con pochi telefoni, il fattore consumo di energia (per unità) non fa la differenza.  Le cose cambiano drasticamente per scenari più ampi. «Facciamo l’esempio di 200 telefoni: il risparmio tra un nostro telefono IP modello  IP111 e una controparte sul mercato si aggira, in 5 anni, intorno a 16.000 kWh.. Ovviamente questi valori si aggiungono al risparmio lato centralino e quindi una soluzione VoIP innovaphone è da considerare certamente tra le più green sul mercato» conclude il Country Manager Italia.

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