Oracle Consulting per MyPompeii, l’app per la riapertura in sicurezza del Parco Archeologico

Sequenziato il genoma di uno degli antichi abitanti di Pompei

MyPompeii è la app che permette di prenotare la visita agli scavi  e condurla in tutta sicurezza

Il Parco Archeologico di Pompei, nel riaprire – finalmente – i battenti, ha introdotto una nuova applicazione mobile che permette ai turisti di visitare il luogo in tutta sicurezza, nel rispetto delle linee guida nazionali per il distanziamento sociale, MyPompeii.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

“Riaprire il sito di Pompei ai turisti dopo l’ennesima chiusura dovuta a Covid 19 è stato difficile. Oracle Consulting ci ha supportato in questa sfida realizzando in cloud, in sole 6 settimane, la prima versione della nostra nuova piattaforma per i turisti” spiega Alberto Bruni, Responsabile del progetto Safety & Security per il Ministero dei Beni Culturali, Parco Archeologico di Pompei.

I turisti arrivando sul posto possono oggi acquisire i biglietti acquistati nell’app MyPompeii attraverso un QR Code, e quindi selezionare uno degli itinerari disponibili da seguire. I percorsi predefiniti sono pianificati lungo ampi spazi, garantendo la massima sicurezza per evitare i rischi di contagio da COVID-19 e assicurando ai visitatori la possibilità di godere del patrimonio culturale in tutta tranquillità.

L’applicazione guida il turista durante tutta la visita, avvisando di possibili affollamenti lungo il percorso scelto e dandogli la possibilità di adattare la propria visita rispetto al numero di persone.Le autorità del Parco sono in grado di analizzare in modo completamente anonimo preziose informazioni sia sulla circolazione delle persone che attraverso i feedback forniti dall’app, riducendo quanto più possibile situazioni ad alto rischio.

Le caratteristiche principali di MyPompeii:

  • i biglietti sono scaricabili come codice QR per poter entrare nel sito esibendoli in modalità contactless;
  • la mappa integrata guida i turisti lungo l’itinerario predefinito fornendo, allo stesso tempo, tutte le informazioni storiche dei vari punti di interesse, tenendo traccia in modo anonimizzato della loro posizione nel parco archeologico;
  • capacità di segnalare situazioni anomale nelle aree di scavo (ad esempio, presenza di folla);
  • possibilità di monitorare la densità di persone nella zona, ricevere notifiche di emergenza ed avvisi da parte dello staff del Parco;
  • i turisti possono inviare feedback e suggerimenti relativi alla propria esperienza di visita a Pompei permettendo al Parco di migliorare continuamente la propria offerta.
Leggi anche:  Horeca e consumi fuori casa, l’IT in prima linea

Come è nata l’esigenza, quali sono stati gli step e l’apporto di Oracle Consulting

In Italia uno dei settori più colpiti dalle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 è stato il turismo. L’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (World Tourist Organization – UNWMTO) ha valutato che oltre l’80% dei luoghi patrimonio mondiale dell’UNESCO è stato costretto alla chiusura a causa della pandemia, minacciando posti di lavoro e danneggiando le economie che contano sui proventi del turismo locale.

L’impossibilità di fruire di questo enorme patrimonio culturale dal vivo ha spinto molte organizzazioni a riscrivere e ripensare il mondo del turismo. Sono stati introdotti molti metodi innovativi per consentire l’esplorazione virtuale delle attrazioni, dai video pubblicati sui social media ai tour digitali interattivi. Già nel settembre 2020, quando il 53% delle destinazioni, secondo l’ UNWTO, aveva allentato le restrizioni di viaggio, le aziende turistiche avevano cominciato ad affrontare la sfida di come riaprire il mercato, garantendo al contempo la sicurezza del personale e dei visitatori.

Molte aree sono rimaste chiuse, o sotto stretta regolamentazione da parte delle autorità che proibiscono le folle o i grandi raduni, continuando a causare problemi alle località turistiche più popolari. Le esigenze di distanziamento sociale e il repentino evolversi della pandemia hanno impedito la riapertura immediata dei siti e l’operatività delle imprese nei modi consueti. Le linee guide in costante aggiornamento hanno reso difficile il controllo e la gestione “manuale” dei movimenti delle persone.

La tecnologia, tuttavia, può aiutare a superare queste barriere, come dimostra oggi il successo della riapertura del Parco Archeologico di Pompei in Italia. Ciò è stato possibile anche grazie al Ministero per i Beni Culturali, le Attività e il Turismo (MiBACT) che si è dotato anche di strumenti digitali per la gestione del rischio COVID-19 e per incoraggiare i turisti a tornare in modo responsabile.

Leggi anche:  PMI: cresce la consapevolezza del vantaggio competitivo del digitale

Il Ministero per i Beni Culturali, le Attività e il Turismo – istituito nel 1974 con l’obiettivo primario di sostenere la cultura italiana, oltre che di tutelare e preservare il paesaggio, il turismo, i siti e i beni artistici – negli ultimi anni ha impresso una grande spinta a valorizzare e proteggere il patrimonio culturale, il paesaggio e l’ambiente italiano. In questo contesto, il MiBACT e il Parco Archeologico di Pompei hanno voluto introdurre un ecosistema digitale, da estendere progressivamente alla Regione Campania, volto a favorire la promozione e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Oracle Italia, con la sua divisione di consulenza Oracle Consulting, era già al lavoro con il Ministero per la realizzazione di un programma di fidelizzazione a supporto di tale ecosistema digitale, quando, in risposta all’emergenza sanitaria internazionale in corso, le esigenze sono improvvisamente e radicalmente cambiate.  L’obiettivo da raggiungere era diventato duplice ed ambizioso: permettere ai visitatori di ritornare, dando priorità alla loro salute e sicurezza in linea con le più recenti leggi e normative; e sfruttare questa opportunità per favorire la crescita del turismo attraverso l’innovazione e la tecnologia.

L’autorità del sito di Pompei ha quindi lavorato con Oracle Consulting per creare una soluzione che rispondesse agli obiettivi delineati. È stata subito proposta un’applicazione mobile per consentire ai turisti di organizzare e pianificare la loro visita all’interno del Parco Archeologico di Pompei, con ulteriori caratteristiche chiave pensate volte ad assicurare la sicurezza dei visitatori durante la visita.

A causa delle restrizioni dovute alla diffusione del virus e dell’urgenza, era imperativo che l’applicazione mobile fosse sviluppata da un team di lavoro totalmente in remoto, in sole sei settimane – nonostante poi l’ulteriore stretta sulle “zone” abbia imposto una seconda chiusura.  “La prima release dell’applicazione MyPompeii è stata lanciata con successo in tempi molto brevi, aiutando il Parco a rispettare le esigenze di sicurezza dopo la riapertura”, ha commentato Michele Cosmi, Responsabile per l’Italia di Oracle Consulting Digital Experience.

Leggi anche:  NetApp estende la propria partnership con Microsoft

Il Parco Archeologico di Pompei e Oracle Consulting stanno continuando a migliorare l’esperienza dell’applicazione mobile MyPompeii con funzionalità aggiuntive basate sui feedback ricevuti dai turisti e sulle analisi dei flussi di visita. L’app è un primo passo verso l’ecosistema digitale proposto, che valorizzerà e farà prosperare il turismo e la cultura del territorio.