Zucchetti, oltre la crisi. “Investiamo per continuare a espanderci all’estero”

Zucchetti, oltre la crisi.

La software house di Lodi, un miliardo di fatturato nel 2020, gestirà flussi e varchi in sei degli otto stadi del primo Mondiale di calcio invernale in Qatar il prossimo anno

Lato sicurezza, i mondiali del Qatar parleranno tanto italiano. Tra le capofila del nutrito drappello di eccellenze che rappresenteranno il nostro Paese, Zucchetti aggiudicataria di una importante commessa per mettere in sicurezza gli accessi agli stadi. Sei degli 8 stadi che ospiteranno la fase finale del mondiale sono infatti dotati di sistemi di controllo firmati dal gigante di Lodi. Oltre al Khalifa International Stadium, l’unico impianto preesistente all’assegnazione del mondiale con 125 varchi presidiati, quello di Al Bayt (175 varchi) nel quale si terrà la partita inaugurale, l’Al Janoub Stadium, 100 varchi per 45.120 posti, situato ad Al Wakrah, 70 km a sud-est di Doha, l’Education City Stadium (125 varchi), situato nell’omonimo distretto della capitale, lo stadio Ras Abu Aboud (105 varchi) e infine il Lusail Iconic Stadium, capienza 86.250 spettatori e 175 varchi di accesso, costruito nell’omonima nuova città satellite sorta a nord della capitale, che ospiterà la finale del torneo.

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In una cornice avveniristica – tutti gli stadi sono dotati di impianti di raffreddamento a emissioni zero, tecnologie solari per garantire una temperatura mai superiore ai 27 °C per assicurare condizioni di gioco e un ambiente confortevole per atleti e tifosi e una logistica da manuale con collegamenti veloci sia al sistema autostradale del Qatar e per quanto riguarda l’area metropolitana di Doha alla nuova metropolitana, 320 km di lunghezza totale – l’assegnazione a Zucchetti della gestione del sistema di accessi, composto da varchi con tornelli a tripode, portelli motorizzati per disabili, ingressi VIP e palmari per ingressi VVIP, rappresenta un grande successo, che bissa a distanza di anni quello ottenuto con l’assegnazione della prima commessa. I terminali, design 100% italiano, installati in soli due mesi tra il marzo e l’aprile dello scorso anno, dispongono di display grafici da 7 pollici ad alta luminosità su ambo i lati e sono in grado di leggere tutti i tipi di biglietti, da quelli tradizionali in carta, su dispositivi mobili e tramite RFID/NFC.

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La sicurezza degli accessi è garantita dall’interfacciamento continuo online. «Il titolo -– spiega Marco Marchetti, Responsabile sicurezza automazione in Zucchetti –  una volta emesso dalla biglietteria viene passato dal sistema che lo aggiunge a quelli validi per accedere allo stadio, specificando quando possibile già su quali varchi e aggiunto alla blacklist di biglietti che non potranno essere utilizzati una seconda volta». In questo modo si evita qualsiasi assembramento per entrare nello stadio e utilizzo fraudolento del medesimo documento d’accesso. Come già in altri grandi eventi coperti da Zucchetti, il controllo accessi è altresì integrato con sistemi di terze parti quali sistemi di controllo e gestione degli edifici  – Building Management System – (ventilazione, riscaldamento, antintrusione, ecc.) antincendio e Parking.

Continua espansione

L’assegnazione rientra in un consolidato piano di espansione all’estero. «Obiettivo primario quando siamo partiti con l’internazionalizzazione – afferma Enrico Itri, International COO Zucchetti – è stato quello di affrontare l’Europa. Anche se la versatilità dei nostri prodotti ci ha consentito di accedere a mercati in paesi che non rientravano nei nostri obiettivi originari. Continueremo quindi in questa direzione, consolidando la nostra presenza in nord e sud America». Escluso invece almeno per ora qualsiasi progetto d’espansione in MO o nell’Est asiatico, Cina o Corea. «Paesi difficili per la parte software» afferma Itri. «Di certo continueremo a portare un’unica soluzione integrata cloud. E’ del tutto inutile infatti oggi muoversi a livello internazionale con prodotti tradizionali client/server. Per questo abbiamo spinto per la realizzazione di prodotti cloud native, per la realizzazione di processi evoluti a microservizi che permettano la completa customer journey sulle nostre soluzioni focalizzate nell’aree hospitality, ERP e per la parte di controllo accessi HR».

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