Cresce il fatturato di Salesforce, anche grazie all’ecosistema italiano

Il cambiamento è la nuova normalità: perché la fiducia sarà al primo posto per le aziende nel 2022

L’azienda, che ha ottenuto un fatturato globale 2021 di 21,5 miliardi di dollari, in aumento del 24% su base annua, ha visto, in Italia, una crescita del 53% per le certificazioni nelle aziende partner

Un fatturato 2021 da 21,5 miliardi di dollari, in crescita del 24% su base annua è il brillante risultato ottenuto, a livello globale, da Salesforce. «Considerando che nell’anno fiscale 2018 eravamo a quota 10 miliardi e mezzo, significa che in soli tre anni abbiamo raddoppiato il fatturato» – ha commentato Paolo Bergamo, senior vice president product management di Salesforce. «Secondo IDC siamo leader di mercato nel CRM, un settore che sta accelerando, anche per la diffusione della digitalizzazione in seguito alla situazione derivata dal Covid-19. In questo scenario Salesforce è riuscita a emergere, consentendo alle aziende di connettersi ai loro clienti in modo nuovo e personalizzato».

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«Il futuro del lavoro sarà ibrido» – ha aggiunto Bergamo. «Il 69% delle persone dichiara che la pandemia ha imposto cambiamenti che diverranno permanenti. Si continuerà a lavorare prevalentemente da casa, ma per essere davvero smart la piattaforma tecnologica sarà sempre più fondamentale per garantire alle aziende di continuare a essere customer centric da remoto».

Anche l’Italia si è distinta per un andamento positivo, grazie al contributo dei propri partner. L’ecosistema italiano, infatti, si è imposto come il primo per crescita in tutta l’area Emea, a quota +53% di certificazioni all’interno delle aziende partner, un risultato che lo porta a essere il terzo, per dimensioni, in Europa.

Tra le novità, che riguardano il territorio italiano, è da segnalare la recente nomina di Mauro Solimene nel ruolo di country leader per l’Italia, al posto di Federico Della Casa che ha assunto l’incarico di senior vice president Sud Europa, Settore Pubblico, area che Salesforce sta potenziando per favorire la digitalizzazione nella pubblica amministrazione.

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«In queste prime settimane ho potuto toccare con mano che fiducia, innovazione, successo dei clienti e uguaglianza, i valori fondamentali di Salesforce, sono davvero vissuti all’interno dell’azienda» – ha dichiarato Solimene. «L’ascolto del cliente e la qualità delle relazioni sono davvero un carattere distintivo. Le imprese che lavorano con noi lo hanno capito e molte hanno accelerato i loro percorsi di trasformazione digitale partendo dal CRM».

UN ANNO DI TRASFORMAZIONE DIGITALE

Secondo Federico Della Casa, un anno fa nessuno avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe accaduto, e se da una parte la pandemia ha frenato il business a livello mondiale, dall’altro ha accelerato la trasformazione digitale. «Un anno fa abbiamo iniziato tutti a lavorare da remoto» – ha detto il senior vice president. «Dopo l’incertezza dei primi giorni, i nostri clienti hanno capito che, grazie a Salesforce, potevano lavorare ovunque».

Forte, secondo Della Casa, è stato l’impegno di Salesforce anche a livello filantropico: «La nostra corporate ha fatto una donazione significativa alla Croce Rossa Italiana, quando sembrava che il problema fosse solo italiano. Inoltre Salesforce ha reso disponibile soluzioni a titolo gratuito per circa 7 mesi al mondo della sanità». L’azienda ha supportato anche clienti di altri settori, cercando di capire quali fossero le loro necessità.

Tra le aziende, che grazie a Salesforce, hanno potuto continuare con successo le loro attività in periodo di pandemia, è da ricordare Enel, che ha consentito ai propri 12 mila addetti di call center di lavorare da casa. Grazie a Salesforce, Coop ha realizzato un sistema di coda virtuale online, per ridurre la fila davanti ai propri supermercati. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, che già usava Salesforce per gestire i pazienti e le attività di medici e infermieri, ha ampliato l’infrastruttura utilizzata per poter seguire i pazienti Covid da remoto.

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«Dopo il periodo compreso tra marzo e maggio, abbiamo iniziato a lavorare in modo più strutturato» – ha spiegato Della Casa. «Abbiamo reso disponibile la soluzione Work.Com, che consente di gestire qualsiasi spazio lavorativo in modo sicuro, anche alla luce delle normative di ciascun paese. Vaccine Management, invece, è una soluzione per la gestione dei vaccini, che è già stata scelta dai governi inglese e irlandese e da 24 Stati americani».

Nel dicembre scorso, l’azienda ha annunciato Salesforce Hyperforce, riorganizzazione dell’architettura della piattaforma pensata per fornire in modo sicuro e affidabile l’intera esperienza Salesforce Customer 360, inclusi Sales Cloud, Service Cloud, Marketing Cloud, Commerce Cloud, Industries e altro, all’interno dei cloud dei principali provider.

ITALIA, UN PAESE STRATEGICO

«L’Italia è un paese cresciuto molto di più rispetto al livello di crescita mondiale» – ha commentato Della Casa. «Il personale è salito del 37%, mentre la crescita del 53% delle persone certificate all’interno delle aziende partner è la più alta nella nostra storia in Italia. Di solito i partner fanno scelte di lungo periodo e questo ci porta a ben sperare per il futuro».

«Quello di Salesforce è un ecosistema vario, in crescita anche dal punto di vista delle aziende certificate» – ha puntualizzato Marco Marcone, Regional Vice President Alliances & Channel Salesforce Italia. «La crescita evidenziata testimonia la forte fiducia che lega Salesforce ai propri partner in Italia. Significativo è anche sottolineare che le più grandi practice Salesforce dei partner internazionali sono in Italia».

Nella Penisola i partner rivestono pure un ruolo importante nella creazione di nuove competenze. Salesforce Italia, da oltre due anni, ha capito che attraverso la collaborazione con i propri partner e con le università è  possibile sia creare nuove risorse sia dare una risposta alle aziende alla ricerca di competenze che spesso non riescono a trovare. Tra le università con cui Salesforce ha instaurato rapporti di collaborazione rientrano SDA Bocconi, Università Cà Foscari Venezia, Università di Cagliari, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Catania, Università Cattolica del Sacro Cuore, Iulm, 24ore Business School.

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«Le iniziative presentate negli ultimi tre anni hanno portato, complessivamente, alla formazione di oltre tremila studenti, che in modo diretto o indiretto sono entrati a far parte dell’ecosistema Salesforce» – ha concluso Marcone. «Secondo la ricerca IDC Salesforce Economy, entro il 2024 l’ecosistema Salesforce arriverà a creare in Italia 10,1 miliardi di dollari di nuovi ricavi, 21.360 nuovi posti di lavoro diretti e 43 mila posti di lavoro indiretti di aziende clienti e partner che, a propria volta, avranno bisogno di nuove professionalità».