Facebook chiederà di leggere un articolo prima di condividerlo

Facebook, a causa di un bug “amicizia” chiesta anche ai contatti bloccati

Proprio come Twitter, al via il test come mostra un avviso se un utente condivide qualcosa che non ha aperto

Facebook sta testando una funzionalità che ricorderà agli utenti di leggere un articolo prima di condividerlo, proprio come Twitter. La società ha condiviso la notizia proprio su Twitter, forse come un sottile riconoscimento di quanto anticipato dal “rivale” social. Dunque, quando si prova a condividere un articolo su Facebook che non si è ancora aperto nel browser interno, verrà ricordato che forse sarebbe meglio dare un occhiata prima, per andare oltre il titolo. A quel punto, le opzioni saranno due: leggere e poi condividere oppure condividere lo stesso, senza aver dato un occhio prima al contenuto. In realtà, in quest’ultimo caso potrebbe anche essere che l’utente abbia già letto la notizia altrove, su un altro browser, ma Facebook non lo sa, e quindi procede in via preventiva.

Meno fake news

Opzioni del genere possono funzionare davvero? Non si può dire con certezza ma quando Twitter ha testato la sua mossa prima di lanciarla globalmente, ha scoperto che le persone aprivano articoli il 40% più spesso dopo aver visto il prompt e che molte hanno finito per non condividere un articolo dopo averlo effettivamente letto. Questo non vuol dire che Facebook vedrà gli stessi risultati, specialmente ora che alcune fake news relative al Covid-19 si sono attenuate, ma potrebbe essere un’aggiunta gradita. Un portavoce di Facebook ha confermato che inizialmente il test della funzionalità dovrebbe coinvolgere il 6% circa degli utenti Android a livello globale, quindi non solo limitato ad un singolo paese, come gli Stati Uniti. Questo ha senso se si vuole contrastare la disinformazione su temi differenti, quelli più caldi nelle singole nazioni.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggi anche:  X aprirà negli Usa un team di moderazione dei contenuti