Cupido digitale, il 37% degli italiani si fida dell’AI per trovare l’anima gemella

Cupido digitale, il 37% degli italiani si fida dell’AI per trovare l’anima gemella

Secondo quanto emerso dall’indagine minternazionale di Kaspersky sul dating online e sull’impatto che la tecnologia può avere sulle relazioni, la maggior parte degli italiani percepisce positivamente il ruolo degli algoritmi intelligenti di cui sono dotate le app di incontri: il 37% dei nostri connazionali si fida delle scelte di matchmaking prese dall’Intelligenza Artificiale mentre il 60% dichiara che le raccomandazioni degli algoritmi corrispondono pienamente alle loro preferenze.

La generale percezione positiva dell’Intelligenza Artificiale è supportata da un sondaggio globale commissionato da ARM in cui il 54% degli intervistati ha dichiarato di essere interessato a utilizzare l’Intelligenza Artificiale come partner o assistente personale.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

In questo ambito rientrano anche gli incontri online organizzati tramite servizi che utilizzano algoritmi intelligenti che aiutano le persone a trovare match e profili potenzialmente interessanti. Quasi la metà degli italiani (46%) concorda sul fatto che le app di incontri in generale abbiano reso il processo di ricerca molto più semplice. Inoltre, il 33% incontrerebbe solo i match consigliati dall’algoritmo.

Tuttavia, un conto è fidarsi delle raccomandazioni elaborate dall’Intelligenza Artificiale, un altro è scegliere i propri match solo in base a questo. Oltre la metà (55%) degli italiani non è sicura che gli algoritmi possano comprendere tutti i fattori che attraggono le persone l’una all’altra. Mentre, il 39% ritiene che essere “accoppiati” dagli algoritmi possa essere disumanizzante.

“Nell’odierno villaggio globale, in cui le relazioni di lavoro, di amicizia e di interessi si estendono al mondo intero, anche grazie alla maggiore fluenza linguistica delle nuove generazioni, sarebbe impensabile che proprio le relazioni sentimentali restino confinate in un contesto locale. Le app di dating e l’ecosistema digitale che hanno creato rompono quest’ultima barriera e sono destinate a diventare strumenti routinari di relazione. Anzi, con la diffusione della realtà virtuale e aumentata persino il “primo appuntamento” potrebbe avvenire in un ambiente digitale, dove mettere alla prova l’altra metà prima di estendere la relazione nel mondo fisico. La vera sfida sarà quella di rompere la camera d’eco, che spinge gli algoritmi a suggerirci sempre lo stesso target tarato sulle nostre preferenze, senza lasciare molto spazio al caso e alla possibilità di incontrare anime gemelle che non necessariamente abbiano i nostri stessi interessi o siano perfettamente corrispondenti al nostro ideale fisico. I prossimi sviluppi dell’intelligenza artificiale dovranno occuparsi di risolvere questo limite”, ha dichiarato Roberto Paura, Presidente dell’Italian Institute for the Future.

Leggi anche:  Minacce in aumento: nel 2023 i cybercriminali hanno diffuso 411.000 file malevoli al giorno

“I risultati della nostra ricerca mostrano che molte persone percepiscono positivamente l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle app di incontri, in quanto per molti rende più facile la ricerca di un potenziale partner. Gli algoritmi intelligenti analizzano gli interessi, le preferenze e gli swipe degli utenti, per consigliare partner adatti basati su questi parametri. Allo stesso tempo, nonostante i vantaggi e le possibilità che offrono i servizi di dating, si deve sempre fare attenzione e ricordare che non si può sapere con certezza chi c’è dall’altra parte dello schermo”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky.