Il 13 luglio 2021 il DIAG ha ospitato studentesse e studenti interessati all’ingegneria informatica, automatica e gestionale. L’esperienza, che aveva già riscosso un ampio successo, nella ONLIFE EDITION, è stata arricchita da attività in presenza e dalla possibilità di poter esplorare il DIAG con la realtà virtuale
All’interno della XXV edizione di Porte aperte alla Sapienza il Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale Antonio Ruberti (DIAG) ha ampliato la proposta di condivisione, coinvolgimento e interattività realizzata durante la IX edizione dell’OpenDIAG ONLIFE EDITION, con un evento speciale di orientamento rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, con l’obiettivo di illustrare i corsi di laurea e le attività di ricerca.
Il 13 luglio il Dipartimento ha accolto studentesse e studenti proponendo la possibilità di rivivere l’edizione online dello scorso 22 aprile, che ha registrato centinaia di partecipanti, estendendo l’esperienza con la gioia di ritrovarsi insieme e di poter mostrare la sede, le aule, i laboratori, la biblioteca e gli altri ambienti che fanno del DIAG un luogo di studio e ricerca molto amato dagli studenti.
Durante OpenDIAG ONLIFE EDITION, è stato prezioso il contributo del personale del Dipartimento, di dottorandi e borsisti che hanno favorito il corretto svolgimento dell’evento.
Grande successo della realtà virtuale
Nel cortile interno è stato realizzato uno spazio in cui i visitatori hanno potuto utilizzare l’app in modalità di realtà virtuale tramite degli appositi visori immersivi. I commenti sono stati entusiastici e la gran parte dei partecipanti si è concessa qualche minuto di immersione nella piattaforma virtuale creata per l’OpenDIAG 2021 unitamente al gioco DIAGirl, sviluppato per appassionare, divertendo, le ragazze all’ingegneria informatica.
“È stata una giornata di orientamento universitario – ha commentato Tiziana Catarci, direttrice DIAG Sapienza – ma anche di gioco, informazione e condivisione delle tante opportunità che questo Dipartimento e quest’area di studi offre a ragazze e ragazzi. Si tratta di settori che stanno influenzando e influenzeranno in modo decisivo il futuro della nostra società. Gli sbocchi professionali non mancano, la domanda è sicuramente più dell’offerta, ma occorre rimarcare che sono necessarie più presenze femminili, in particolare nel campo dell’ingegneria informatica, perché in un’area così rilevante non manchi il fondamentale contributo delle donne”.