Verso un cloud di prossima generazione

Verso un cloud di prossima generazione

Con IRIDEOS un percorso di crescita che accompagna le Aziende nel loro cloud journey

Il panorama cloud globale si è evoluto molto rapidamente e pone nuove sfide. Oggi non si tratta più di discutere dei benefici dell’adozione del cloud quanto piuttosto di assicurare che sappia soddisfare una domanda crescente di soluzioni che offrano maggiore apertura, sicurezza, controllo sui dati ed attenzione alla sostenibilità.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

É notizia recente la pubblicazione da parte della Commissione Europea di un documento, la ‘Roadmap tecnologica europea per l’offerta cloud-edge di prossima generazione’ in cui IRIDEOS, insieme ad altre 26 aziende europee attive nel mondo dei servizi cloud, delinea la proposta di un vero e proprio “Recovery Plan del Cloud” europeo per sostenere uno dei pilastri della Digital Decade europea volta a rafforzare la sovranità digitale dell’Europa.

Il Piano contiene una visione sulle tecnologie e le infrastrutture cloud su cui puntare per supportare lo sviluppo e l’adozione in Europa dei servizi cloud di prossima generazione, aperti ed interoperabili, che possa indirizzare gli investimenti dei fondi di Recovery e Resilience, sia europei sia italiani. Tra le aree di intervento prioritarie anche l’efficienza energetica e la sostenibilità, il rinnovo e l’espansione delle infrastrutture critiche di datacenter europei e gli investimenti nella sicurezza digitale.

Lo sviluppo della Roadmap dovrà essere sinergico con altri progetti europei strategici come Gaia-X, di cui IRIDEOS è Day-1 member. Come sappiamo Gaia X, il cui hub italiano è stato lanciato alla fine di maggio, è l’iniziativa transnazionale per la creazione di un sistema di cloud basato su criteri e standard condivisi di interoperabilità e gestione dei dati, finalizzata allo sviluppo della “data economy”.

Leggi anche:  La cloud region italiana sempre più strategica nello scacchiere europeo. Ecco perché
Vincenzo Scarlato, Direttore Marketing di IRIDEOS

L’APPROCCIO IBRIDO E MULTICLOUD PER SUPPORTARE LE STRATEGIE DI BUSINESS

Le organizzazioni stanno diventando più sofisticate nell’uso del cloud e si stanno progressivamente orientando verso un approccio multicloud e ibrido. Il multicloud permette di scegliere le piattaforme cloud più adatte a ciascuna applicazione e in relazione ai diversi requisiti di business, ‘attingendo’ a un pool di cloud provider pubblici. La dinamicità degli ambienti IT delle aziende, supportata proprio dal cloud, rende infatti le scelte di campo uniche spesso non ottimali rispetto alle diverse esigenze, e comunque un rischio per gli sviluppi futuri.

Per favorire la massima agilità di business resta fondamentale la possibilità di utilizzare, ed orchestrare, un mix di cloud pubblici e cloud privati. Queste architetture ibride consentono infatti di mantenere, se la situazione lo richiede, i dati e le informazioni aziendali in un cloud privato, ed al contempo spostare in modo dinamico i carichi di lavoro, permettendo l’aumento rapido e flessibile della capacità di calcolo e delle performance del sistema IT.

“Non a tutte le organizzazioni servono le stesse cose e, spesso, anche all’interno della stessa azienda coesistono più esigenze. Oggi prevale un orientamento verso soluzioni ibride e multicloud: si posizionano i workload in una pluralità di ambienti in funzione di criteri diversi, specifici del settore in cui opera l’azienda o più generali come costo, prestazioni, compliance. Tipicamente con un mix tra cloud pubblico e privato. Ma quando crescono i volumi di dati scambiati tra i vari ambienti, diventano critiche le performance di questo scambio: più il cloud privato è “vicino” in termini di interconnessione ai punti di accesso delle grandi piattaforme cloud pubbliche, più le performance saranno elevate. Proprio per questo motivo le piattaforme cloud di IRIDEOS sono ospitate nell’Avalon Campus, vero e proprio centro dell’internet italiano, dove sono presenti anche i principali cloud provider mondiali” spiega Vincenzo Scarlato, Direttore Marketing di IRIDEOS.

Leggi anche:  Nutanix unifica i servizi dati tra ambienti multicloud ibridi

Il cloud di IRIDEOS

Progettata per erogare servizi IaaS più adatti per carichi stabili ad alte prestazioni, la piattaforma V.Cloud è basata su tecnologie VMWare complete ed avanzate – come garantito dalla certificazione VMware Cloud Verified.

La seconda piattaforma cloud di IRIDEOS, denominata O.Cloud, è pensata specificatamente per le esigenze degli sviluppatori e per i carichi di lavoro variabili. Si basa su OpenStack, supporta architetture a microservizi e DevOps Cloud Automation ed è l’ideale per applicazioni web e per il mobile, cloud native.

O.Cloud garantisce ridondanza a livello di applicazione, può essere distribuito su più region: Milano, Francoforte e Amsterdam, e i clienti possono decidere su quali region attivare le Virtual Machine. Ogni regione è single failure domain, ovvero protetta da interruzioni nelle altre region per assicurare la continuità operativa; l’anello in fibra ottica proprietario che le interconnette garantisce la latenza più bassa possibile.

La piattaforma S.Cloud, completamente gestita e virtualizzata, permette di avere SAP HANA subito operativo. É sicura e progettata per supportare i carichi di lavoro dinamici per ambienti di produzione, in alta affidabilità geografica su tre data center.

Tutte le tre piattaforme cloud di IRIDEOS sono qualificate AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per fornire infrastrutture e servizi cloud per la Pubblica Amministrazione italiana e soddisfano quindi gli elevati standard di sicurezza, efficienza ed affidabilità richiesti per favorire l’adozione di soluzioni basate sul cloud da parte della PA, a tutti i livelli.

IL CLOUD ITALIANO PER COMPETERE E INNOVARE

Con il crescente successo i modelli multicloud che includono i cloud pubblici degli hyperscaler globali, la conformità ai requisiti di tutela dei dati posti dal GDPR è indubbiamente cruciale. Per quanto tutti questi colossi globali abbiano data center anche in Europa, il tema della localizzazione e della sovranità nella gestione e nello scambio dei dati assume un ruolo di sempre maggior rilievo non solo per la Pubblica Amministrazione – come confermato dai recenti dibattiti sul Polo Strategico Nazionale e sugli impatti del Cloud Act statunitense – ma anche per il mondo delle Aziende italiane e per la salvaguardia della loro competitività all’interno della data economy.

Leggi anche:  Pure Storage amplia la partnership strategica con Microsoft per accelerare l'adozione dei cloud enterprise

Non per nulla sicurezza, protezione dei dati, trasparenza e sovranità sono alla base della visione europea del cloud di prossima generazione. IRIDEOS è un’azienda italiana, con data center in Italia –i dati ospitati nelle sue infrastrutture e nei suoi cloud sono soggetti alle normative del nostro Paese e al riparo anche dal Cloud Act – un fattore importante specie per le applicazioni critiche delle aziende, che necessitano della massima protezione.

Se è innegabile il ruolo positivo che hanno avuto i provider globali nello sviluppo del cloud, l’Europa vuole oggi recuperare il proprio gap, promuovendo un’offerta di servizi basata su standard di interoperabilità, trasparenza e fiducia.

“Oggi non è più necessaria una scelta di campo binaria tra cloud pubblico e cloud privato. Con le strategie ibride e multicloud è possibile ottenere i benefici di entrambi, bilanciando i requisiti di costi, performance, sicurezza, conformità e governance. La disponibilità di piattaforme italiane integrabili con i cloud pubblici, poi, aggiunge la possibilità di scegliere un maggior grado di sicurezza e il completo allineamento alle normative europee in materia di protezione dei dati” conclude Scarlato.

www.irideos.it