Perché il garante italiano ha multato Apple e Google

Perché il garante italiano ha multato Apple e Google

10 milioni di euro ciascuno per non aver ottenuto il consenso di un utente prima di usare i suo dati per scopi commerciali

Apple e Google sono state multate ciascuna di 10 milioni di euro dall’autorità garante della concorrenza italiana per non aver correttamente ottenuto il consenso di un utente prima di utilizzare i propri dati per scopi commerciali. Lo ha annunciato l’AGCM lo scorso venerdì. Entrambi sono accusati di non informare in maniera adeguata gli utenti quando i loro dati vengono usati per tali motivi, impedendo così la possibilità di esercitare i diritti previsti dal consenso informato.

In una dichiarazione, Google ha affermato di non essere d’accordo con la sentenza e che presenterà ricorso: “Offriamo alle persone controlli semplici e chiari con cui gestire le loro informazioni e limitare l’uso dei dati personali e lavoriamo duramente per essere pienamente conformi alle norme sulla protezione dei consumatori” ha affermato un portavoce. Apple invece non ha ancora risposto.

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Peraltro, proprio Apple incontra la seconda multa in una settimana da parte del regolatore italiano. La prima lo scorso martedì, quando il gruppo californiano ha dovuto rispondere, insieme ad Amazon, all’accusa di aver limitato le aziende autorizzate a vendere i prodotti Apple e Beats sullo store di Amazon nostrano.

Un accordo del 2018 tra le due società avrebbe previsto il via libera solo ad alcuni rivenditori, tale da creare una concorrenza sleale nei confronti di altri. I due colossi sono stati multati per un totale di 200 milioni di euro. 

Dal canto suo, Apple ha affermato che sono accordi come questo a garantire che i clienti acquistino prodotti originali. Amazon ha definito la multa “sproporzionata e ingiustificata” e ha aggiunto che il suo accordo con Apple avvantaggia i clienti italiani che “possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store” e che “beneficiano di un catalogo che è più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci”.

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Sono comunque sanzioni che spostano di poco i bilanci delle big. La stessa Apple ha riferito di aver guadagnato 83,4 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, mentre Google è arrivata a 65,1 miliardi di dollari nello stesso periodo.