L’equazione della sostenibilità

L’equazione della sostenibilità

V-Finance è stata tra le prime società di consulenza in Italia a credere alla rilevanza di business della sostenibilità, accompagnando le società italiane – quotate e non – nel percorso di misurazione dei parametri ESG.

«Siamo stati i primi a lanciare una SPAC focalizzata sul green e l’efficienza energetica. La sostenibilità non è un trend passeggero, lo dimostrano i numeri» – spiega Floriana Vitale, equity partner di V-Finance e senior manager di IRTOP Consulting. «I fondi di investimento tematici focalizzati sugli ESG sono in continua crescita dal 2006 e hanno raggiunto la soglia di 2,24 trilioni di euro a giugno 2021. I green bond nel mondo hanno superato i duemila miliardi di euro. In Italia, abbiamo 69 green bond per una valutazione di oltre 45 miliardi di euro. Il 18 ottobre, Borsa Italiana e Euronext hanno lanciato l’indice MIB ESG, che combina la misurazione della performance economica delle migliori 40 società sulla base di criteri ESG. Le banche sia sul fronte debito sia dal lato equity sono sempre più attente a valutare i parametri di sostenibilità, quindi se un’impresa chiede un fido o altre forme di finanziamento verrà valutata non solo rispetto ai bilanci ma anche rispetto a questi indicatori».

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SOSTENIBILITÀ E RISCHIO

Le imprese che integrano i fattori ESG nella loro business strategy migliorano la performance finanziaria, la posizione competitiva e i profili di rischio. «Da un punto di vista tecnico-scientifico non è semplice mettere in correlazione performance finanziaria e sostenibilità» – spiega Floriana Vitale. «Possiamo dire che esiste una relazione inversa tra impegno alla sostenibilità e rischio. Tanto più un’azienda è impegnata nel rispetto di ambiente, governance e risorse umane tanto meno è il rischio aziendale. Potremmo parlare di una sorta di equazione: maggiore attenzione alla sostenibilità equivale a un minore rischio percepito, più resilienza e anche più attrattività finanziaria, e quindi maggiore creazione di valore.

«Più attenzione alla sostenibilità equivale a un minore rischio, maggiore resilienza e creazione di valore»

A livello globale, gli indici azionari ESG oriented, da marzo 2020 a giugno 2021, hanno sperimentato risultati eccezionali: S&P100 Global Clean Energy è cresciuto del 130%, S&P ESG Index di oltre il 70%. Ovviamente, la compliance normativa incentiva una politica aziendale più sostenibile». Il mercato finanziario anticipa sempre le tendenze e ha apprezzato i settori della mobilità e dell’energie rinnovabili che negli ultimi 18 mesi sono cresciute a ritmi sostenuti. «L’introduzione dei fattori ESG di fatto sta cambiando le strategie di investimento. Anche se mancano standard uniformi di rendicontazione e sarebbe molto importante estendere la platea del bilancio di sostenibilità, che è obbligatorio, secondo la direttiva europea, per le imprese di interesse pubblico di grandi dimensioni, e volontario per le PMI, che però stanno dimostrando molta sensibilità al tema. Inoltre, l’UE sta esaminando come integrare la sostenibilità nel quadro più generale di politica finanziaria e ci stiamo avvicinando a un sistema unificato di classificazione delle attività̀ sostenibili rispetto alla quale dovranno confrontarsi investitori e società».

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