Il miliardario potrebbe inviare terminali Starlink tramite SpaceX nella nazione colpita dai disastri naturali
Elon Musk si è offerto di inviare terminali internet Starlink a Tonga, dopo che la recente eruzione vulcanica e lo tsunami hanno lasciato la nazione insulare del Pacifico senza comunicazione con il resto del mondo. Rispondendo su Twitter ad una notizia della Reuters secondo cui Tonga potrebbe rimanere senza connessione per un mese, l’imprenditore ha scritto: “Le persone di Tonga potrebbero farci sapere se i terminali Starlink potrebbero aiutarle?”
Il tweet è diventato presto virale, con persone che da ogni parte del mondo hanno chiesto a Musk di fare il possibile per riconnettere il paese, anche per consentire ai famigliari lontani di sapere come stanno i loro cari. Il politico locale Lord Fusitu’a ha risposto dicendo: “Sì, ne abbiamo bisogno. Voce e dati sono completamente giù con il cavo sottomarino interrotto”.
Fusitu’a ha anche twittato che stava organizzando un gruppo di radioamatori per veicolare comunicazioni di base e ha chiesto un contatto diretto con Musk per coordinare l’assistenza. Altri membri della comunità tongana hanno risposto positivamente al tweet di Musk, tra cui Josephine Latu-Sanft, specialista delle comunicazioni: “Non conosco i dettagli di ciò che Starlink può fare, ma so che hai la tecnologia e i mezzi per aiutarci”.
La donna ha dunque suggerito di fornire alle persone internet fino a quando il cavo sottomarino non sarà riparato, quindi di collaborare con i partner per stabilire una solida infrastruttura di comunicazione attraverso il Pacifico, spesso vulnerabile ai disastri. In risposta, Musk ha scritto: “Non è una cosa semplice per noi in questo momento, poiché non abbiamo abbastanza satelliti con collegamenti laser e ci sono già satelliti geografici che servono la regione di Tonga. Per questo chiedo una conferma”.
Le comunicazioni sono ancora interrotte a Tonga, fatta eccezione per i telefoni satellitari e l’accesso a internet limitato per una manciata di funzionari e media. Tesla ha una presenza limitata nelle isole del Pacifico ad eccezione dei pannelli solari, che vengono utilizzati in progetti di energia sostenibile per alcune isole.