INNOVO Tech, l’automazione estesa in fabbrica

INNOVO Tech, l’automazione estesa in fabbrica

Sistemi di raccolta dati di produzione MES, controllo avanzamento e monitoraggio macchine. Cambiare le regole in fabbrica è possibile, abbracciando nuovi modelli di impresa come propone INNOVO Tech

Supporto economico e non solo. Il PNRR può rappresentare un aiuto per le imprese del Paese non solo dal punto di vista finanziario ma anche strategico. Un volano con cui intraprendere un percorso di trasformazione digitale profonda, che vada oltre la mera dotazione di tecnologia. Dopo due anni di pandemia, il futuro dell’industria manifatturiera italiana non può dipendere esclusivamente dagli “update” delle macchine e dei sistemi, pur complessi, presenti in fabbrica. «Come soggetto attivo da oltre trent’anni nel settore della produzione, sappiamo che i momenti di crisi, se si sanno cogliere, rappresentano delle grandi opportunità di crescita» – spiega Eliano Virdis, direttore commerciale di INNOVO Tech. «Vogliamo prepararci davvero all’uscita dalla crisi economica post-pandemica? Allora bisogna considerare come abbracciare quei processi con cui tecnologia e strategia possono andare a braccetto, con un’integrazione utile a superare le sfide del domani».

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CAMBIO DI STRATEGIA

Secondo Virdis, tutti gli attori della filiera del manifatturiero devono farsi carico di una responsabilità, che è quella di mettere in campo maggiore reattività nell’abbracciare un concetto di automazione più estesa in grado di coinvolgere in modo integrale l’organizzazione dell’impresa, del lavoro e della produzione, macchine e software compresi. «La necessità di un cambio nel pensiero che ha, storicamente, guidato il manufacturing è evidente». Dotarsi di robot di nuova generazione quando poi manca chi sa utilizzarli è un’operazione fine a sé stessa. Dove deve portare l’automatizzazione dei processi produttivi? «Non solo verso l’integrazione di macchinari predisposti per l’Industria 4.0 – risponde Virdis – ma alla costruzione di una vision che preveda di sfruttare più soluzioni intelligenti, atte a semplificare il lavoro degli operatori, che devono passare dall’essere bravissimi artigiani a esperti con competenze più evolute». Questo significa lavoro veramente smart anche per chi lavora nelle linee di produzione non solo negli uffici. «Pensiamo all’utilizzo in azienda di touch screen, di tablet, di strumenti digitali in grado di migliorare l’efficienza anche di quelle persone meno avvezze alla tecnologia». Semplicità è la parola d’ordine in tempi in cui scarseggiano in fabbrica quelle figure capaci di fare da ponte tra i colleghi non digitalizzati e i nativi digitali, più propensi ad approcciarsi con piattaforme telematiche. «Non a caso, una delle lamentele dei nostri clienti è proprio la mancanza di personale esperto. Qui INNOVO Tech interviene, con soluzioni capaci di colmare questo divario con l’automazione dei processi».

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IL 2022 DI INNOVO TECH

Per tutto il 2021, abbiamo imparato a leggere le innovazioni tecnologiche anche nel contesto della sostenibilità ambientale e sociale. Un filone che si lega in maniera perfetta con ciò che un MES “promette” di ottenere. «I manufacturing execution system possono abilitare nuove metodologie di controllo qualità, minimizzando i difetti di produzione» – prosegue Virdis. «Dal collaudo ai test, fino al concetto stesso di produrre nel modo giusto, le aziende hanno la possibilità di migliorare l’efficienza e ridurre gli scarti, raggiungendo gli obiettivi ambientali che danno valore al loro operato, anche in confronto alla concorrenza».

Consumare meno risorse vuol dire anche ottimizzare il consumo energetico, ridurre le scorte, concentrare il lavoro dove necessario. «Per esempio, nel settore della fornitura di componenti si va sempre più verso la produzione “just-in-time”, con i magazzini ridotti all’osso per evitare di essere economicamente esposti. L’innovazione tecnologica permette di approcciare in maniera diversa il mercato, per affrontare picchi o cali produttivi in tempo reale. Questo è reso possibile dai software avanzati, che parlano con le altre piattaforme aziendali per far si che un traguardo venga raggiunto ben prima di analizzare i dati ottenuti dai processi». Anni fa, qualcosa del genere era impensabile – osserva Virdis. «Si doveva tracciare una linea e da lì capire se una strategia aveva avuto successo o meno. Ma con la velocità con cui corre l’industria odierna, chi non vuole restare indietro deve adottare sistemi integrati, capaci di restituire una proattività finalmente accessibile su larga scala».