Cloud security e pandemia

Cloud security e pandemia

Secure Access Service Edge (SASE) per la moderna sicurezza informatica

La digital transformation, a seguito della pandemia, ha avuto una notevole accelerata. La situazione critica ha fatto ciò che tre decenni di relativa “calma” hanno posticipato fino all’ultimo: costringerci a digitalizzarci.

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«Noi di smeup abbiamo aiutato le aziende a superare l’emergenza, con adeguamenti alle infrastrutture IT e rendendo accessibili le reti in sicurezza» afferma Maurizio De Paoli Alighieri, responsabile cyber security smeup ICS.

I servizi digitali sono aumentati notevolmente poiché è cambiato il modo in cui le aziende fanno business: dalle videochiamate all’utilizzo di VPN, dall’impiego di dispositivi personali alla fruizione di contenuti condivisi tra i lavoratori. Con questi cambiamenti, il rischio di cyber attacchi si è notevolmente ampliato.

La risposta alle problematiche IT legate alla pandemia è stato il cloud. Il cloud ha però messo in luce le lacune in termini di sicurezza in quanto utenti e applicazioni sono diventati più distribuiti che mai e le tradizionali architetture IT sono diventate obsolete: si basano, infatti, ancora sul presupposto che le applicazioni e i dati risiedano all’interno dell’azienda, così come gli utenti, e quindi sono pensate per proteggere la rete solo da minacce provenienti dall’esterno.

Questo ha causato una crescente discrepanza tra il luogo in cui si incontrano realmente i fattori di rischio e il luogo in cui si trovano gli strumenti di sicurezza per contrastarli.

«Nel mondo post-covid le aziende faranno fatica a ottenere visibilità sulle loro applicazioni e dati, per non parlare del controllo e della gestione dell’accesso a tali risorse. I dipendenti opereranno da casa e fuori casa su reti non gestite, accederanno a risorse che abbracciano Web pubblico, IaaS, SaaS e applicazioni locali. È fondamentale rivedere le architetture IT» continua Maurizio De Paoli Alighieri, responsabile cyber security smeup ICS.

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La società di ricerca Gartner ha identificato una nuova architettura tecnologica, denominata Secure Access Service Edge (SASE) e smeup sta seguendo questo modello che viene considerato la soluzione più all’avanguardia per la sicurezza informatica.

SASE non è un prodotto, ma un modello di riferimento per l’architettura che aiuta le aziende a riprogettare la connettività edge in modo sicuro. Raccomanda di convertire le funzionalità di rete e di sicurezza in un servizio unificato nativo nel cloud. Ciò renderebbe più semplice e meno costoso collegare in sicurezza persone e uffici in tutto il mondo.

SASE rappresenta i nuovi strumenti e processi di cui un’organizzazione avrà bisogno per proteggere i lavoratori in un mondo che non è più centrato sul perimetro.

«Presso un nostro cliente abbiamo già intrapreso un progetto per cambiare totalmente l’approccio per l’accesso ai dati da parte degli utenti. Il modello di riferimento che abbiamo applicato è il Secure Access Service Edge (SASE) che gli ha garantito vantaggi in termini di sicurezza e semplicità operativa» conclude Maurizio De Paoli Alighieri, responsabile cyber security smeup ICS.