Facebook, adesso gli admin dei gruppi possono rifiutare automaticamente i post bufala

Facebook, adesso gli admin dei gruppi possono rifiutare automaticamente i post bufala

Un aggiornamento del social permette di ridurre drasticamente la diffusione delle fake news

Facebook ha aggiunto nuove funzionalità per i gruppi volte a ridurre la quantità di disinformazione condivisa tra i membri. Una delle novità consente agli amministratori di rifiutare automaticamente i post che i fact-checker di terze parti hanno segnalato come falsi, in modo che il contenuto non venga mostrato agli altri. Visto che molti gruppi sono privati, le informazioni fuorvianti possono essere diffuse rapidamente e con poca supervisione.

I gruppi sono stati accusati di aver contribuito ad aumentare la visibilità della disinformazione sul Covid-19 e su altre teorie del complotto e di aver fornito modo ai bufalari per fomentare odio e organizzare manifestazioni più o meno pacifiche, a partire dall’insurrezione di gennaio 2021 al Campidoglio.

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Facebook ha adottato alcune misure per cercare di frenare gli utenti che violano le regole dei gruppi. L’anno scorso ha aggiunto strumenti per gli amministratori che consentono di limitare la frequenza con cui alcuni iscritti possono pubblicare, avvisandoli nel caso in cui condividano post che “controversi” o “malsani”. Ma come con la maggior parte dei tentativi di cercare di ottenere un controllo sui gruppi che diffondono disinformazione, le correzioni di Facebook sono arrivate tardi, molto dopo che i contenuti problematici sono diventati virali.

Oltre a consentire agli amministratori del gruppo di rifiutare la pubblicazione di alcuni contenuti, Facebook ha ampliato la funzionalità della funzione “muto”, rinominandola “sospensione”, in modo che gli amministratori e i moderatori possano sospendere temporaneamente i membri più problematici. La società afferma che i nuovi strumenti consentiranno agli amministratori di gestire i gruppi in modo più efficiente e forniranno loro ulteriori informazioni su come far crescere la comunità con “segmenti di pubblico pertinenti”.

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