Il noleggio IT detta il ritmo della trasformazione

Il noleggio IT detta il ritmo della trasformazione

Più efficienza, sicurezza e rifiuti zero, la formula di Colgate-Palmolive per un cambio di marcia nella gestione delle risorse IT che guarda alla sostenibilità grazie al full-service di CSI Lifecycle Services

Il noleggio di strumenti di produttività giornaliera, per aziende di dimensioni globali, come Colgate-Palmolive non è una novità. Da tempo, l’azienda leader per la produzione di prodotti di consumo (cura della persona, della casa e nutrizione degli animali domestici), che sono diventati parte della storia del costume, ha adottato soluzioni di locazione di computer, per aggiornare costantemente l’operatività dei dipendenti. Un modus operandi che ha portato la multinazionale ad approcciare il modello a noleggio anche per la parte di networking e di dotazione di dispositivi mobili, come smartphone e tablet. «Scaricare il costo dell’acquisto e della manutenzione di oggetti come i telefonini ci ha portato numerosi vantaggi sia dal punto di vista economico che di obsolescenza» – spiega Daniele Vitelli, IT regional manager di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia di Colgate-Palmolive. «Potendo contare su un ciclo di vita di due anni per gli smartphone e di tre per tablet e computer, ci assicuriamo sempre di fornire ai nostri dipendenti e collaboratori il meglio che la tecnologia abbia da offrire».

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IL MODELLO DI NOLEGGIO

Calata nel settore dei beni di largo consumo, la necessità di Colgate-Palmolive è quella di fornire la stessa esperienza utente in ognuna delle oltre 200 country in cui è presente. In modo particolare, Vitelli ha sott’occhio lo scenario europeo che è diviso in cinque hub, con supporti locali e infrastrutture centralizzate. «I processi IT sono comuni. Tutti i dipendenti e collaboratori usano gli stessi dispositivi hardware e software gestionali, e questo ci permette di intervenire tempestivamente in caso di problemi di qualsiasi natura. Potendo contare su una simile fornitura hardware, anche la gestione quotidiana di aspetti cruciali, come la sicurezza informatica, viene semplificata, con la presa in carico di flussi che rispondono a linee guida condivise e trasparenti».

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Per arrivare a tale configurazione del modello di noleggio, che interessa il parco computer, smartphone, tablet, server e networking – ma che in teoria potrebbe coinvolgere tanti altri aspetti dell’organizzazione – Colgate si è affidata a CSI Lifecycle Services specializzata nel noleggio di attrezzature. A metà del 2020, la struttura globale di Colgate-Palmolive ha messo in piedi una gara per individuare un fornitore di noleggio informatico. Subito dopo la fase di selezione, la collaborazione con CSI Lifecycle ha avuto inizio. Un vantaggio anche per il passaggio dal modello CapEx a OpEx. «Se prima, lavorando su investimenti durevoli avevamo richieste non pianificate, comunque da affrontare, ora possiamo contare su una gestione più efficiente e veloce del budget IT sia in termini economici che amministrativi. Questo ci permette di reinvestire il capitale, anche in ulteriori innovazioni. La gestione diventa maggiormente prevedibile e, per un’impresa come la nostra, questo è essenziale».

IL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ

Oltre all’impatto finanziario, dietro la scelta del noleggio c’è un tema di sostenibilità per nulla banale. A partire dalla riduzione, fino alla scomparsa, dei costi per lo smaltimento dei rifiuti elettronici. «Grazie alla formula di noleggio CSI – prosegue il manager – tagliamo nettamente le spese dovute all’obsolescenza degli strumenti di proprietà. Da quando siamo entrati nel ciclo periodico del noleggio, abbiamo raggiunto l’obiettivo dello “zero waste” elettronico secondo i dettami RAAE, relegando il conferimento di una quota minima di tipologie di hardware a soggetti preposti». Ma i vantaggi della locazione, abilitato da un fornitore come CSI, sono anche altri. «Con loro siamo riusciti ad ottimizzare anche la catena di consegna dei prodotti dal vendor all’utente. Non facciamo più arrivare i carichi nelle nostre sedi e, da queste, ai dipendenti ma possiamo far arrivare i device direttamente a chi li userà, riducendo le emissioni di CO2 causate dallo spostamento dei vettori su strada». Inoltre, scegliendo il ricambio di tecnologia con tempistiche ridotte, dai due ai tre anni, l’azienda permette un riutilizzo degli stessi strumenti che sostituisce, prima che questi diventino particolarmente superati e non più utili ad altri. «Quale multinazionale, siamo sempre attenti alla velocità della trasformazione tecnologica. Questo è vero sia dal punto di vista hardware che software» – afferma Vitelli. «Una visione che ci porta a studiare sempre nuove soluzioni per incrementare in maniera positiva la produttività, rispondendo alle necessità dell’azienda, degli utenti e dell’ambiente che ci circonda».

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