L’autopilota di Tesla sotto inchiesta in seguito a un incidente mortale

L’autopilota di Tesla sotto inchiesta in seguito a un incidente mortale

Le autorità di regolamentazione stanno indagando su un totale di oltre 30 incidenti che coinvolgono il pilota automatico

Negli Usa, un recente incidente che ha causato il decesso di tre persone e che coinvolge una Tesla Model S ha innescato l’ennesima indagine federale sul sistema di pilota automatico dell’azienda. Stando a quanto riferisce il Wall Street Journal, la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) sta conducendo le indagini e ha affermato che attualmente sta esaminando più di 30 incidenti che coinvolgono il pilota automatico di Tesla. L’incidente è avvenuto il 12 maggio nella striscia di Mariners Mile di Newport Beach. Il veicoloha colpito un marciapiede ed è andato a sbattere contro attrezzature da costruzione, uccidendo tutti e tre gli occupanti. Tre operai edili sono stati portati in ospedale con ferite guaribili. La polizia ha comunque rifiutato di confermare se fosse coinvolto il pilota automatico di Tesla. 

Tesla è una delle numerose case automobilistiche che hanno rilasciato sistemi di assistenza alla guida di livello 2 progettati per facilitare la guida. Questi sistemi sono lontani dalla guida completamente autonoma (Livello 4 o 5) e Tesla avvisa chiaramente i conducenti di prestare attenzione alla strada e a tenere le mani sul volante. L’NHTSA ha dichiarato lo scorso agosto l’apertura di un’indagine sul pilota automatico a seguito di 11 incidenti con veicoli di primo soccorso parcheggiati dal 2018 che hanno provocato 17 feriti e un decesso.

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La stessa NHTSA è stata criticata dal National Transportation Safety Board (NTSB) per non aver insistito con le case automobilistiche affinché includessero caratteristiche di sicurezza extra nei loro veicoli autonomi di livello 2. La presidente dell’NTSB Jennifer Homendy ha definito l’uso da parte di Tesla del termine “Full Self-Driving” per il suo pilota automatico “fuorviante e irresponsabile”, affermando che “ha chiaramente indotto numerose persone ad abusare della tecnologia”.

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