Il buon governo del dato

Il buon governo del dato

TIBCO offre alle banche una piattaforma che unisce approcci infrastrutturali tradizionali e innovativi per la creazione di un ecosistema business-ready

Nell’economia del cloud la capacità di fare business dipende in misura crescente dalla possibilità di orchestrare ed “esporre” attraverso le interfacce software programmabili, le API e i servizi digitali di cui gli operatori bancari possono essere, al contempo, fruitori ed erogatori. Lo stesso modello – come spiega Adriano Ottavi, regional director Italy and Switzerland, TIBCO – si applica nel mondo dei servizi finanziari, dove esiste un ulteriore vincolo. «Non esiste una strategia universale nell’adozione del cloud. Banche più conservatrici convivono accanto ad altre che scelgono strategie più avanzate. Le nostre tecnologie di integrazione devono essere in grado di connettersi ad applicazioni cloud native come ai contenuti legacy che risiedono sui mainframe. Il nostro compito è garantire a tutti uno strato di intermediazione che unisce i due mondi e li fa comunicare».

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Partire dai dati per trasformare il modello di business

Il mercato del middleware sta subendo una evoluzione marcata verso le esigenze dell’azienda data-driven. Esigenze che non sono puramente applicative. «Facilitare la comunicazione ibrida tra tutte queste strategie di deployment significa trasformare la natura dei servizi informatici che diventano più accessibili all’esterno» – continua Ottavi. «Ma il valore di questa trasformazione non è rappresentato unicamente dall’apertura e dalla maggiore efficienza operativa. Il vero aspetto è la possibilità di generare e raccogliere i dati generati da ogni transazione gestita via API indipendentemente dal canale che scelgo di sfruttare». La disponibilità di questi dati in real time e qualificati è il vero motore di servizi e modelli di business altamente innovativi, come quelli offerti da una compagnia assicurativa irlandese che utilizza la piattaforma TIBCO per proporre, attraverso un’analisi incrociata real-time di diverse fonti informative, polizze con premi dinamici su misura dei diversi valori di rischio dei suoi clienti.

Come dare valore ai dati

Secondo Ottavi, “tempo reale” è un’altra parola chiave della cloud economy. «Per questo la piattaforma TIBCO deve essere event-oriented. Ogni elemento dell’ecosistema bancario, che sia una transazione digitale, un ordine su un mercato finanziario, uno scambio gestito dalle API, assume un valore in quel preciso momento, non solo per i dati forniti in input ma anche per l’aumento delle informazioni ottenute attraverso i dati scambiate dal fornitore esterno permettendo di creare un effetto volano sull’apprendimento e la valorizzazione di queste ulteriori informazioni che altrimenti non sarebbero state mai possedute». Lo spirito del cloud risiede più nel concetto di condivisione e facilità di accesso a questi dati che nella scelta di un modello infrastrutturale. «TIBCO ha clienti finanziari che senza necessariamente migrare tutto in cloud utilizzano le nostre soluzioni di virtualizzazione del dato per disintermediare completamente gli strati legacy e accedere facilmente alle informazioni aziendali per monetizzarle». Ma consolidare i dati in modo statico su un data lake non basta, occorre distribuire le informazioni nelle forme che il business si aspetta. «Non è solo questione di efficienza operativa» – spiega Ottavi. «Senza la possibilità di valorizzare l’informazione e di avere facile accesso a questi dati, il data lake diventa una palude». Per questo TIBCO offre anche avanzate soluzioni di catalogazione e glossari per realizzare applicazioni specifiche in campi come la gestione del rischio o la sorveglianza antifrode, sempre partendo da una ibrida molteplicità di sorgenti.

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