Irion punta sui partner per rivoluzionare l’approccio all’EDM

Irion punta sui partner per rivoluzionare l’approccio all’EDM
Alberto Scavino CEO di Irion e Antongiulio Donà, Business Partner & Strategic Account Manager

Un nuovo Partner Program a supporto dell’espansione commerciale alla base dell’offerta per la piattaforma di Enterprise Data Management

Irion ha spento quest’anno le sue 18 candeline. L’azienda, che si sviluppa e vende una piattaforma integrata di data management, ha vissuto un 2022 in piena crescita, grazie a una tecnologia che reputa unica sul mercato. Il motivo? Ce lo spiega Alberto Scavino CEO di Irion. «La nostra tecnologia di data management, Irion EDM, è unica sullo scenario ICT, vista la sua peculiarità di poter integrare tutte le funzionalità necessarie con un innovativo approccio dichiarativo. È diventata così una piattaforma di riferimento per la gestione del dato, soprattutto in settori verticali, come quello finanziario». Attraverso questa ascesa essenziale, Irion ha deciso di ampliare costantemente il suo raggio d’azione tramite il canale, attraverso un nuovo Partner Program. Il fine è ovviamente quello di approcciare ulteriori segmenti, supportati da chi conosce profondamente i processi e i problemi specifici dei clienti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Ad affiancare Irion in tale viaggio c’è Antongiulio Donà, Business Partner & Strategic Account Manager, esperto di startup hi-tech, reti di partnership per multinazionali e progetti di integrazione di dati e sistemi, che ha anche la responsabilità commerciale del comparto Energy & Utilities. Irion ha avviato un’iniziativa avanzata di partnership basata su formazione gratuita, licenze ad uso interno e certificazioni: “Le persone certificate verranno inserite nei progetti oggi gestiti da Irion. Cambieremo l’approccio tradizionale tra il vendor e l’ecosistema dei partner, a vantaggio dell’intero sistema e soprattutto del cliente finale” sottolinea Donà.

Irion EDM, come piattaforma orizzontale end-to-end, può essere utilizzata in una miriade di ambiti differenti. Con le sue capacità di integrazione, data quality, governance, analisi, pubblicazione dei dati (e tanto altro) abilita inoltre la creazione di data app verticali. «Il lavoro del partner è per noi essenziale» prosegue Scavino «perché è lui che conosce, nel profondo, il cliente, le sue esigenze e peculiarità, potendo cogliere al meglio l’aiuto che con la piattaforma possiamo dare nel trasformare digitalmente le sue attività». Alla fine dello scorso anno, la società torinese, nata nel 2004, con oltre 150 dipendenti, 16 milioni di fatturato mantenuti durante il Covid, sedi anche a Milano, Roma e Madrid, e leader nel mercato del software Enterprise Data Management, ha ricevuto l’Honorable Mention nel “Gartner 2021 Magic Quadrant for Data Integration Tools”, la ricerca annuale sui migliori produttori software per l’integrazione dei dati e nel “Gartner 2021 Magic Quadrant for Data Quality Solutions”.

Leggi anche:  L'azienda gentile e il Made in Italy: valori per l'eccellenza e la sostenibilità

Dover restare al top della tecnologia per Irion è fondamentale. Per questo, il 18% dei ricavi aziendali viene investito in ricerca & sviluppo, una fetta importante ma necessaria per restare competitivi nei confronti dei big player che, spesso, hanno una “potenza di fuoco” maggiore e opportunità di spesa più ampie. «Stiamo strutturando il programma di partnership che è stato pensato tempo fa e che oggi trova la execution in un atto strategico importante di cui la nomina di Antongiulio è il primo passo. Vogliamo valorizzare le esperienze e puntare su nuovi mercati, su cui vediamo grandi opportunità, oltre che sviluppare i nostri clienti storici, affiancati da una rete di partner certificati» sottolinea Scavino.

Negli ultimi anni, Irion è cresciuta costantemente, «ma dobbiamo fare di più perché riteniamo che l’asset EDM possa giocare un ruolo da top player nel mercato». Per farlo, Irion punta sui partner e sulle HR: «Le persone sono un fattore chiave di successo. Le aziende sono innanzi tutto capitale umano e siamo consci di quanto sia oggi pressante il problema di attirare e mantenere i talenti. Investiamo nella formazione del personale, con corsi e certificazioni, al pari di programmi, come “Irion for Family”, che permettono di consolidare Irion come famiglia, prima che ancora un ambiente di lavoro». Con quest’ultima iniziativa, la società fornisce infatti un contributo extra di welfare aziendale al dipendente a cui è nato un figlio, a scalare dalla nascita fino all’iscrizione all’università. «Valorizzare il talento vuol dire partire dal basso per poi far crescere, dal di dentro, i professionisti che ci contraddistinguono» conclude il CEO.