Apple citata in giudizio per il monopolio del tap-to-pay di iPhone

Apple citata in giudizio per il monopolio del tap-to-pay di iPhone

Una proposta di class action accusa l’azienda di violazioni dell’antitrust

Una proposta di azione collettiva prende di mira Apple Pay, con l’accusa che Apple avrebbe il monopolio illegale sui pagamenti contactless su iPhone, costringendo gli emittenti di carte a pagare commissioni. La causa è stata avviata dall’Affinity Credit Union, con sede in Iowa negli Usa, che emette carte di debito e di credito compatibili con Apple Pay, ma gli avvocati dell’azienda sperano di trasformarlo in un’azione collettiva in modo che altri emittenti di carte possano unirsi alla causa. Secondo la denuncia, Apple guadagna oltre 1 miliardo di dollari all’anno addebitando alle società di carte di credito fino allo 0,15% per transazione in commissioni Apple Pay, eppure quegli stessi emittenti di carte non devono pagare nulla quando il loro i clienti utilizzano “portafogli Android funzionalmente identici”. La causa sostiene che Apple viola la legge antitrust rendendo Apple Pay l’unico servizio in grado di effettuare pagamenti NFC sui suoi iPhone, iPad e Apple Watch. Per questo, Apple impedirebbe agli emittenti di carte di trasferire tali commissioni ai clienti, il che fa in modo che i proprietari di iPhone non abbiano alcun incentivo a cercare un metodo di pagamento più economico.

L’obiettivo della causa, secondo un comunicato stampa dello studio legale, è quello di modificare le politiche di Apple che obbligano tutti i pagamenti contactless a passare attraverso Apple Pay e di far rimborsare agli emittenti di carte le commissioni che i querelanti sostengono abbia illegalmente addebitato. Questa non è l’unica sfida che Apple deve affrontare su come gestisce Apple Pay. L’UE si è recentemente opposta al fatto che gli sviluppatori di terze parti non possano utilizzare il sistema NFC dell’iPhone per i pagamenti, sostenendo che le restrizioni portano a “meno innovazione e meno scelta per i consumatori per i portafogli mobili su iPhone”. Ora, la società potrebbe affrontare una battaglia legale sulla questione anche negli Stati Uniti.

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