Meta accusata di aver preso tangenti da OnlyFans

Meta accusata di aver preso tangenti da OnlyFans

Le piattaforme concorrenti affermano che il gruppo ha ostacolato i rivali dell’app per adulti

Aggiornamento al 18 ottobre:

Meta ci fa sapere che la denuncia di cui sotto era stata precedentemente respinta dalla corte federale statunitense. Inoltre, non c’è alcun legame con il dipendente di Meta, Cristian Perrella, e la sua presenza in un documento citato da Gizmodo. I querelanti presentano come parte delle loro “prove” un’e-mail che cita “Cristian Peralta Trust”, che non è il nome di un dipendente ma una persona completamente diversa

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È il sito Gizmodo a gettare una bomba su un’attività che vedrebbe coinvolta Meta, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg. Secondo il sito, alcune piattaforme dedicate a contenuti per adulti avrebbero citato in causa il presidente degli affari globali di Meta, Nick Clegg, il vicepresidente Nicola Mendelsohn e il direttore della sicurezza europeo, Cristian Perrella, per aver preso tangenti con l’obiettivo di dare a OnlyFans un vantaggio sui rivali. Per supportare le accuse, i querelanti hanno condiviso bonifici forniti in modo anonimo che sarebbero stati inviati ai dirigenti attraverso una sussidiaria di OnlyFans. L’autenticità dei bonifici non è stata verificata. I creator sostengono che OnlyFans abbia cercato di ostacolare i concorrenti causando un calo del traffico. Una causa di FanCentro, alternativa a OnlyFans, è una delle app che appoggia la causa.

In una dichiarazione, un portavoce di Meta ha riferito a Engadget che le accuse di corruzione sono “prive di fondamento”. La stessa Meta ha già presentato una mozione per archiviare la causa per mancanza di plausibilità, affermando che non può essere ritenuta responsabile anche se i querelanti hanno successo. Decisioni sui contenuti come queste sono protette sia dai diritti di libertà di parola del Primo Emendamento che dalla Sezione 230 del Communications Decency Act, secondo il gigante americano. “Come chiariamo nella nostra mozione di rigetto, neghiamo queste accuse in quanto mancano di fatti, merito o qualsiasi cosa che le renda plausibili. Le accuse sono infondate”. OnlyFans ha notato in un documento di follow-up che “inavvertitamente” ha lasciato i nomi dei leader di Meta non redatti, chiedendo al tribunale di cancellare il documento pertinente.

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